La stretta di Fugatti contro orsi e lupi problematici: «Provvedimenti più veloci, senza il parere dell’Ispra».

Con le modifiche approvate dalla Giunta, nei casi in cui il Piano d’azione di conservazione dell’orso bruno autorizza cattura e prelievo, si ricorrerà sempre all’abbattimento

Interventi più veloci ed efficaci nella gestione di esemplari problematici. Con queste parole il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti presenta le modifiche legislative approvate dalla sua Giunta per modificare il percorso attuale che coinvolge l’Ispra. L’iniziativa arriva dopo la morte di Andrea Papi, ucciso dall’orsa Jj4 e sulla scia della battaglia legale tra la provincia e gli animalisti contro la decisione di abbattere due esemplari, Jj4 e Mj5, ora finita davanti al Consiglio di Stato. «Potremo procedere alla firma di un provvedimento di intervento, sia per il prelievo dell’esemplare o della cattura, senza la richiesta del parere preventivo ad Ispra», annuncia Fugatti insieme all’assessora provinciale Giulia Zanotelli, «potremo anche procedere, sempre senza l’iter autorizzativo preventivo, anche nelle misure volte alla dissuasione, incluse quelle nei confronti di orsi e lupi particolarmente confidenti». Nei casi in cui il Pacobace – il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali – autorizza sia la cattura che il prelievo a seconda del comportamento dell’esemplare, «la formula che sarà adottata sarà sempre la seconda, cioè l’abbattimento». Le modifiche saranno apportate con un disegno di legge collegato alla manovra di assestamento, con il quale si inciderà sulla legge 9 del 2018 sui grandi carnivori.


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