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Polemiche per l’intervento di Sgarbi al Maxxi, tra parolacce e sessismo. I dipendenti scrivono al presidente: «Prenda le distanze»

01 Luglio 2023 - 17:45 Redazione
All'evento inaugurale del programma estivo, il sottosegretario alla Cultura si sarebbe lasciato andare alle volgarità provocando la reazione del personale della Fondazione

Volgarità, parolacce ed espressioni sessiste. Tutto in un intervento, quello del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, durante la serata inaugurale dell’Estate al Maxxi. Mercoledì 21 giugno il critico d’arte – sul palco insieme al presidente del museo di Roma Alessandro Giuli e al cantautore Morgan – si è lasciato andare a una serie di commenti che hanno sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio, fra espressioni sessiste ed elogi del membro maschile. L’intervento di Sgarbi è infatti passato da una telefonata ricevuta da uno sconosciuto: «Pronto? Chi c***o sei? Cornuto», al numero di donne conquistate: «Quante donne hai avuto?», chiede Morgan. «A valanga», risponde Sgarbi. E poi ancora: «Ti posso rispondere con Califano. Il Corriere fa un’inchiesta perché si scopre che quello che nel mondo ha avuto un patrimonio più ampio di conoscenze femminili si chiama Warren Beatty: 12.500». E Morgan: «Ma cosa sono rispetto a te? Nulla, un’inezia». Dopo aver citato altre personalità del mondo della politica, cinema e musica e il numero di donne che questi ultimi avrebbero conquistato, Sgarbi dice di non avere «un contatore all’uccello, quindi non lo so, però posso risponderle con il mio amico Califano: ma tre al mese me li vuoi dare? Sono proprio una media piccola piccola», conclude.

La serata doveva essere un faccia a faccia tra Morgan e Sgarbi sui rispettivi gusti e passioni, un confronto aperto tra parole e note suonate al pianoforte. Ma poi, stuzzicato dalle domande del cantautore, il sottosegretario ha cominciato a parlare della sua vita sessuale (e non solo). «Houellebecq dice che c’è un momento della vita in cui noi conosciamo un solo organo: il c***o», ha detto tra l’altro Sgarbi. «Il c***o è un organo di conoscenza, cioè di penetrazione, serve a capire». «Poi, dopo i 60 anni, scopri che ci sono anche altri organi, c’è per esempio il colon, il pancreas, la prostata. Io non sapevo che cazzo fosse ‘sta prostata, mai incontrata, a un certo punto sui 67 appare la prostata e tu devi fare i conti con questa troia puttana di merda che non hai mai incontrato in vita tua. Il c***o se ne va e arriva la prostata», ha concluso. Spazio anche a un aneddoto su Silvio Berlusconi, che gli avrebbe rivelato di aver avuto meno di 100 donne, «una tragedia». «Io però – ha precisato Sgarbi – ho fatto una ricerca, e sembra che il campione del mondo sia un altro statista insigne che non ha avuto inchieste, Fidel Castro: 35mila. Viva il comunismo».

Al termine della serata a caldo alcuni dipendenti del Maxxi, imbarazzati per l’intervento, hanno scritto al presidente Giuli una lettera riservata per chiedergli di tutelare la dignità del museo delle arti del XXI secolo. A quanto si apprende, Giuli li ha incontrati per discutere della loro protesta. Contattati telefonicamente da Ansa, alcuni dipendenti del museo hanno manifestato la propria solidarietà al presidente, il cui ruolo non è mai stato messo in discussione nemmeno nella lettera che aveva solo l’obiettivo di condividere l’inopportunità dei contenuti della serata. Tuttavia, la protesta dei lavoratori – una quarantina dei quali donne – ha spinto il museo a «tagliare» alcuni passaggi dalla diretta pubblicata sul canale YouTube, rimasti però tra i reel di Sgarbi su Instagram. In una nota congiunta, i componenti Pd delle commissioni Cultura di Camera e Senato hanno chiesto al ministro Sangiuliano di riferire in Aula: «Battutacce sessiste, gravi e volgari».

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