Lombardia, FdI smentisce il ritiro della mozione sulle carriere alias: «È solo rinviata a settembre»

A Open, il consigliere Zamperini, primo firmatario del testo, afferma: «La condivisione interna alla maggioranza è totale, stiamo facendo il tentativo di allargare la partecipazione alle opposizioni»

Nelle scorse ore è circolata una notizia falsa riguardo alla mozione di Fratelli d’Italia che, in Regione Lombardia, punta a eliminare dalle scuole le cosiddette carriere alias, ovvero la possibilità per gli studenti di cambiare il nome anagrafico con quello di elezione. Si era detto che la mozione fosse stata ritirata, forse anche in seguito alle proteste di ragazzi e associazioni per i diritti Lgbtqia+. In realtà, il testo è ancora presente, ma la sua discussione ha subito una ricalendarizzazione. A confermarlo a Open è il primo firmatario della proposta, il consigliere regionale di FdI Giacomo Zamperini: «Qualcuno ha pensato di cantare vittoria, ma non ci siamo lasciati intimorire da studenti organizzati e gruppi Lgbt». Semplicemente, spiega il consigliere, «c’era un aggiustamento tecnico da fare e abbiamo ritenuto utile ricalendarizzare la discussione al primo Consiglio regionale di settembre». Zamperini, raggiunto al telefono, mostra una posizione di apertura a possibili emendamenti, «poiché la nostra iniziativa non è tesa a discriminare, dividere, ma vuole essere un modo per fare chiarezza e riportare un po’ di ordine nelle istituzioni scolastiche lombarde». Ad esempio, l’esponente meloniano prevede delle smussature nell’ambito universitario: «Nessuno vuole incidere sulle libertà di uno studente maggiorenne che sta arrivando alla fine di un percorso di transizione. Ma con altrettanta convinzione, vogliamo tutelare i pre-adolescenti e gli adolescenti delle scuole superiori». La mozione, dunque, non approderà in Aula domani, 4 luglio. Nonostante ciò, non sono state disdette le proteste organizzate davanti al Palazzo della Regione: «Se vogliono venire qua a manifestare lo facciano pure, ma è inutile, poiché la mozione sarà discussa a settembre». In conclusione, Zamperini sottolinea: «La condivisione interna alla maggioranza è totale. Stiamo facendo il tentativo di allargare la partecipazione a quella parte delle opposizioni che tratta l’argomento in maniera non ideologica».


Facebook | Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia

Nel pomeriggio di oggi, 3 luglio, il consigliere regionale ha anche diramato un comunicato sulla questione:


«Il nostro intento è quello di fare chiarezza e riportare un pochino di ordine nelle istituzioni scolastiche lombarde, affrontando l’argomento senza superficialità e senza voler discriminare od offendere nessuno. Contrariamente alle fake news circolate negli ultimi giorni, il nostro obiettivo, è quello che tutti gli studenti lombardi possano sentirsi protetti e premiati nelle loro specificità e nelle loro differenze, nell’ambito di progetto educativo di crescita che permetta di sviluppare un autentico spirito critico. Chi invece brandisce l’arma dell’ideologia imponendo prepotentemente a tutti di rispettare la così detta carriera alias lo fa per volontà di omologazione e non certo per valorizzare le identità di ciascuno. Noi chiediamo il rispetto di due pilastri irrinunciabili: la legge e la libertà educativa di ogni famiglia. Non vedo onestamente alcuna conquista di libertà nel fatto che vengano creati degli spazi indeterminati dove, a prescindere dal genere biologico, bambine e bambini si possano trovare assieme a fare i propri bisogni fisiologici, o dove in una competizione sportiva studentesca di lotta un maschio possa combattere contro una femmina. Permettere a ragazzi così giovani di autodeterminare il proprio genere a piacimento, senza limiti o supporto psicologico, rappresenta la vera forma di discriminazione: così si rischia di banalizzare un disagio e soffocare un’esigenza reale. La verità è che le differenze esistono, il nostro compito è quello di agire come un buon padre di famiglia, nell’interesse di tutti. La ricalendarizzazione nel mese di settembre, inoltre, consentirà di allargare la condivisione del documento ad altre forze politiche, senza alterarne il contenuto. Non abbiamo alcuna preclusione rispetto a suggerimenti o proposte che dovessero venire dai gruppi, anche di minoranza, posto che invece le forze di maggioranza sono compatte rispetto alla mozione che abbiamo presentato. La decisione era stata presa da tempo e non certo perché intimoriti dalle urla di qualche sinistro ideologo della teoria gender o di qualche gruppo studentesco politicizzato. Fratelli d’Italia non intende minimamente arretrare e rimane pienamente convinta del contenuto della mozione».

Leggi anche: