La nuova provocazione di Elon Musk: è favorevole all’abolizione del diritto di voto per le persone senza figli

«Chi non ha figli ha poco interesse verso futuro», ha sostenuto in un tweet il patron di Twitter, Tesla e SpaceX

Lo scorso weekend, mentre Twitter piombava nel caos a causa dell’improvvisa limitazione di numero di tweet visibili dai singoli utenti, il patron della piattaforma si è detto favorevole all’idea di togliere il diritto di voto alle persone senza figli, come fa notare anche The Independent. Rispondendo a un utente che sosteneva che «la democrazia è probabilmente impraticabile sul lungo periodo, senza limitare il suffragio ai genitori», Elon Musk ha replicato con un netto: «Sì».


Poche ore prima, mentre la Francia si trovava nel pieno caos delle proteste a seguito dell’omicidio del 17enne Nahel N. a Nanterre, rispondendo a un tweet della giornalista d’inchiesta Amy Mekelburg (che nel 2018 finì al centro di un’inchiesta dell’Huffington Post, in cui si mettevano in luce i ripetuti attacchi d’odio nei confronti della comunità musulmana, ndr), Musk si è unito al coro dei commentatori secondo cui le donne bianche single «stanno trasformando la Francia in un Paese a maggioranza musulmana». Musk, rispondendo al tweet in questione, ha commentato: «Ha ragione, chi non ha figli ha poco interesse verso il futuro».

Musk non è però nuovo a questo tipo di uscite sulla denatalità. Basti pensare al suo recente viaggio a Roma, quando a Palazzo Chigi ha discusso di diversi temi, tra cui quello della natalità, oltre a questioni relative all’uso dell’intelligenza artificiale con la premier Meloni. Al termine dell’incontro, in un’intervista rilasciata al Tg1, Musk ha lanciato un appello: «Non dimenticatevi di fare bambini!». Di fatto, anche questa non è una vera e propria novità, dato che già negli anni scorsi Musk ha più volte espresso preoccupazione per il calo dei tassi di natalità negli Stati Uniti, così come in altre parti del mondo. In un tweet risalente al 2022, per esempio, Musk sostenne che «i tassi di natalità in calo sono di gran lunga il più grande pericolo che la civiltà deve affrontare».

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