Allerta su Zaporizhzhia, Zelensky risponde all’allarme dei russi: «Vogliono simulare un attacco, il mondo non può non vedere»

Secondo Mosca, gli ucraini attaccheranno la centrale martedì notte

La Russia è convinta che l’Ucraina per questa notte, tra martedì 4 e mercoledì 5 luglio, abbia preparato un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Al lungo al centro delle attenzioni del mondo intero, considerata la vulnerabilità del sito, negli ultimi giorni la tensione è tornata a salire. Appena ventiquattr’ore fa, Volodymyr Zelensky ha condiviso le sue preoccupazioni sulla possibilità che la Russia voglia innescare una «esplosione nucleare controllata», mentre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev dichiarava che «un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile». Nel suo messaggio serale, il presidente ucraino ha risposto alle accuse di Mosca sul presunto imminente attacco alla centrale da parte di Kiev. «I nostri servizi segreti ci informano che le truppe russe hanno collocato oggetti simili a esplosivi sul tetto di alcune unità di potenza della centrale nucleare di Zaporizhzhia», denuncia Zelensky, «forse per simulare un attacco alla centrale, forse hanno qualche altra idea in mente. In ogni caso, il mondo vede – non può non vedere – che l’unica fonte di pericolo per la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la Russia e nessun altro». Il leader ucraino dice che l’esplosione della diga di Nova Kakhovka ha creato un terribile precedente, perché secondo lui non ci sarebbe stata una ferma reazione delle altre potenze. «Questo potrebbe incitare il Cremlino a commettere nuove nefandezze», continua Zelensky, «è responsabilità di tutti nel mondo fermarlo, nessuno può restare in disparte, perché le radiazioni colpiscono tutti».


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