Busto Arsizio, la storia del maestro e delle tre colleghe finisce in tribunale: nessuna sapeva di essere l’amante

Così l’uomo è riuscito a tenere in piedi le bugie: «Teniamo il profilo basso, non dire della nostra relazione alle colleghe»

Un maestro delle elementari, tre amanti e tutti colleghi tra loro. Ognuna pensava di essere la fidanzata esclusiva grazie a uno stratagemma utilizzato dall’uomo: «Preferisco tenere il profilo basso, non dire niente di noi due al lavoro e alle altre colleghe». Succede a Busto Arsizio, in provincia di Varese, dove una delle tre insegnanti – dopo essersi accorta delle troppe attenzioni di una collega all’uomo – ha iniziato a inondare di messaggi su Whatsapp sia lei che lui. Comportamenti che a un certo punto avrebbero superato il limite e così sono partite le denunce che l’hanno poi portata in tribunale con l’accusa di stalking. L’edizione milanese del Corriere della Sera riferisce che il maestro si è costituito parte civile assieme alla sua seconda amante. Al processo, però, è crollato il palco.


La scoperta in tribunale

Il docente all’inizio del processo ha ammesso di aver avuto alcuni flirt con l’imputata per qualche mese, ma in tribunale è emerso che in realtà i due avevano avuto un rapporto di oltre tre anni. Un primo elemento che ha lasciato le colleghe-amanti di stucco. Ma il colpo di scena è arrivato solo alla fine nell’ultima udienza. Qui è comparsa una terza insegnante testimone, chiamata dalla difesa, che ha rivelato il «gioco a quattro» del maestro. La vicenda è appena iniziata. Il prossimo 19 luglio dovranno tutti tornare in Aula per ascoltare i testimoni della difesa, mentre la discussione finale sarà a settembre.


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