Mes, la Camera sospende la ratifica dell’accordo: decisione rinviata di quattro mesi

Le opposizioni accusano la maggioranza di «scappare dalle questioni rilevanti»

Nessun intoppo per la maggioranza, quest’oggi, in ambedue le Camere. Al Senato, l’informativa di Daniela Santanchè sull’inchiesta giornalistica relativa alle sue attività imprenditoriali ha visto la compattezza dei partiti di governo. E non era scontata, visto alcune uscite – soprattutto da parte leghista – dei giorni precedenti. A Montecitorio, contemporaneamente, si è votata la questione sospensiva sull’esame del ddl di ratifica delle modifiche al Mes: è passata, con 195 voti a favore e 117 contrari. La sospensiva rinvia di quattro mesi l’esame del testo presentato dalle opposizioni. Così, il governo e la maggioranza guadagnano tempo prima di esporsi sull’eventuale ratifica dell’intesa che interviene sul trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità. L’Italia resta l’unico Paese dei 20 che adottano l’euro come moneta unica a non aver approvato l’accordo di modifica. Alla votazione, erano presenti i ministri Antonio Tajani e Gilberto Pichetto Fratin, oltre a diversi sottosegretari. Le opposizioni, nell’Aula della Camera, hanno contestato la scelta del governo di rinviare la discussione di quattro mesi.


Duro l’intervento della capogruppo del Partito democratico, Chiara Braga: «L’Italia resta l’unico Paese dell’Eurozona a non aver ratificato il Mes, e anche oggi decide di non decidere. L’inerzia del governo ha attirato l’attenzione di tutti gli altri Paesi europei, e questo giochino sta bloccando l’entrata in vigore di uno strumento potenzialmente utile anche per noi. Ma il governo si illude di usare questa mancata approvazione come leva per altri obiettivi. Il punto politico è che in Europa non funziona come vorrebbero Giorgia Meloni e Matteo Salvini, in questo c’è un grande dilettantismo da parte del governo.Il ricatto che state operando danneggia gli interessi del Paese. State dimostrando di essere solo capaci a cavalcare paure e diffidenze nei confronti dell’Ue. Ma nessun Paese si salva da solo, e voi siete divisi non solo nel governo, ma anche all’interno dei vostri partiti. Non ci sono rischi, il Mes non è il vostro problema, ma lo usate per continuare a illudere il vostro elettorato. Voi non avete alcuna intenzione di rafforzare l’Europa, e vi contrasteremo con ogni mezzo su questo tema e in ogni occasione».


La deputata Dem ha accusato la maggioranza di «scappare da una questione così rilevante». Dello stesso tenore, l’intervento del parlamentare pentastellato, Riccardo Ricciardi: «Voi fate un giorno da leoni qua e poi 100 da pecora in Europa. Meloni qui parlava di democrazia, libertà, parlando della guerra in Ucraina. Vediamo i grandi risultati di Meloni: ci troviamo con l’immigrazione più che raddoppiata. Vediamo cosa riuscirete a ottenere. Qui strillate alla Bce come se voi foste dei passanti. Questa maggioranza di patrioti che doveva con forza e vigore decidere le sorti dell’italico Paese, di fronte alla prima decisione, non si presenta neanche in commissione. Dovevate essere quelli spavaldi e coraggiosi. Aspettiamo quattro mesi per vedere l’ennesima giravolta che farete alle spalle degli italiani». Per il Terzo polo, ha preso parola in Aula il deputato Ettore Rosato: «Il Mes serve, lo dicono tutti i Paesi europei che per inciso lo hanno già ratificato, lo dice il nostro ministero dell’Economia che spiega come tra gli effetti positivi ci sia l’abbassamento del costo del nostro debito pubblico. La maggioranza ha deciso comunque di rinviare di quattro mesi la decisione, ma alla fine saranno costretti a ratificarlo, vedrete. Perdere tempo e soldi pubblici è sempre un peccato».

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