Giuseppe Conte all’attacco del ministro Santanchè: «Chiediamo la sfiducia, la responsabilità politica c’è tutta»

Per il leader 5 stelle la titolare del Turismo non può rappresentare il Made in Italy. «Le vere vittime sono i suoi lavoratori»

«La ministra si è descritta come una vittima in Aula. La questione dell’avviso di garanzia è anche secondaria ma dal punto di vista politico la responsabilità c’è tutta, lei non è vittima sono vittime persone che hanno lavorato in una società che ha preso fondi pubblici e i cui dipendenti non sono stati pagati». Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte durante una conferenza stampa al Senato dopo l’informativa della ministra Daniela Santanché in aula dichiarando che il Movimento 5 stelle presenterà una mozione di sfiducia. Conte ha detto in un altro passaggio che Meloni «in Europa non sa che pesci prendere, è debole» ma «diventa difficile esprimere una credibilità: l’autorevolezza non te la regala nessuno e passa anche dal fatto che se un ministro non risponde a standard di etica pubblica altrove sarebbe già andato a casa». «L’autorevolezza – ha aggiunto Conte – va conquistata anche all’estero prendendo in mano la situazione e facendola dimettere». Il leader 5 stelle ha poi ricordato il caso del sottosegretario Siri, quando lui era presidente del Consiglio: «In quel caso ho visto le carte, l’ho chiamato e ho chiesto le sue dimissioni, gli ho augurato di potersi difendere ma ho spiegato che non poteva più proseguire l’incarico».


Sui presunti nervosismi nell’opposizione in merito ai 5 stelle e la seguente mozione di sfiducia Conte precisa: «Mi sembrerebbe anche strano che ci siano dei nervosismi su questo punto che a noi appare abbastanza cristallino, su un principio di etica pubblica che francamente spero che nessuno voglia mettere in discussione». «Ne abbiamo parlato, abbiamo avuto degli scambi, Patuanelli può confermare – ha aggiunto -. Ci sono stati dei preventivi scambi di valutazione e ci siamo detti che ci saremmo riservati di aspettare l’intervento della ministra. Secondo noi l’intervento della ministra non ha affatto diradato tutti i passaggi critici che ci spingono a ravvisare una responsabilità politica e allora conseguentemente il capogruppo Patuanelli con i senatori hanno depositato la mozione di sfiducia, formalizzandola».


«Questi dipendenti testimoniamo l’atteggiamento padronale che la ministra aveva in queste società», afferma Conte parlando di alcuni ex dipendenti delle società collegate a Daniela Santanchè. «Oggi la ministra è stata bravissima a descriversi come vittima ma mi interessa chiarire che la vittima non è lei ma queste persone che hanno lavorato e ancora oggi non sono state pagate», ha spiegato Giuseppe Conte.

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