Arrestata la donna che ha strangolato il figlio di un anno. Il nonno del piccolo: «Non doveva stare sola»

La donna si trova piantonata nel reparto di psichiatria al San Matteo di Pavia. Secondo una vicina di casa soffriva di depressione dopo il parto

È stata arrestata la donna che questa mattina a Voghera, in provincia di Pavia, ha strangolato e ucciso il figlio di un anno. La donna, E.R, di 45 anni, è accusata di infanticidio. Si trova in stato di shock ed è ricoverata nel reparto di psichiatria del Policlinico San Matteo di Pavia, dove è piantonata. La donna non è stata ancora interrogata, in attesa che le sue condizioni migliorino. Secondo le prime ricostruzioni, a chiamare i soccorsi sarebbe stata la nonna del piccolo. Ma una volta arrivati gli operatori del 118, per il bambino non c’era più nulla da fare. Ai carabinieri la mamma del piccolo ha ammesso: «Ho ucciso mio figlio». Al momento del delitto, la donna si trovava sola in casa. Il suo compagno era uscito un’ora prima per andare al lavoro. In casa è poi arrivata la madre della donna che ha chiamato il 118.


Il racconto dei famigliari e vicini di casa

A Repubblica, il nonno materno del bambino ha raccontato come ha scoperto la tragedia: «Chiamo mio genero e non mi risponde. Lo incontravo sempre alla sera, mi diceva che mia figlia stava meglio o peggio a seconda dei giorni. La mia Elisa aveva paura a stare da sola, a guidare la macchina, dormiva da sua madre. Non voleva stare da da sola, non si poteva lasciarla sola. Lui ha sbagliato a lasciare da sola prima che arrivasse la mia ex moglie, doveva chiamarmi». Una vicina di casa ha raccontato al Tgr Lombardia che la donna «era stanca» dopo aver avuto il bambino «e per questo aveva chiesto una pausa dal lavoro». Ha poi raccontato che la donna «soffriva di depressione posht-partum. E sì, è capitato anche a me. Era un po’ agitata ma stava bene. Erano cinque anni che volevano questo bambino».


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