L’Egitto ha graziato Patrick Zaki. Il legale: «Sarà rilasciato nelle prossime ore»

Il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia al ricercatore egiziano condannato ieri a 3 anni di carcere

L’Egitto grazia Patrick Zaki. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha concesso la grazia al ricercatore dell’Università di Bologna, condannato ieri a tre anni di reclusione, quasi 2 dei quali già scontati. Nella giornata di ieri, Zaki è stato condannato a tre anni di carcere per aver denunciato la discriminazione dei cristiani, un verdetto che ha spinto diversi esponenti dei diritti umani ad abbandonare il «dialogo nazionale» lanciato dal governo per dare voce a tutti. La sentenza della corte speciale non era appellabile e di conseguenza ieri Zaki era stato arrestato immediatamente nell’aula del tribunale. Zaki era stato condannato a 3 anni. A seguito della condanna si sono susseguiti gli appelli per richiedere la grazia sia dal governo italiano sia da parte di quello statunitense. «Abbiamo ricevuto segnali positivi dallo Stato» sulla richiesta di grazia avanzata per Patrick Zaki», aveva scritto su Facebook Tariq Al-Awadi, attivista per i diritti umani e membro del Comitato presidenziale per la grazia, che aveva presentato una richiesta formale di grazia immediata per l’attivista e ricercatore egiziano. Il presidente egiziano Al-Sisi ha concesso la grazia anche a Mohamed al-Baqer, l’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano, secondo quanto riportato dal quotidiano al-Ahram.
L’avvocato di Zaki ha detto all’Ansa che il suo rilancio «è previsto nelle prossime ore. Sua madre e suo zio si sono recati alla stazione di polizia di Nuova Mansura per attendere il rilascio. Se Dio vuole, sarà a casa già oggi».


Tajani: «Grazie alla politica estera del Governo abbiamo dato un contributo decisivo per liberare questo giovane studente»

Su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la grazia concessa a Zaki, parla di «un contributo decisivo del governo per liberare questo giovane studente». Risultati concreti, sottolinea, «attraverso il lavoro e una credibilità internazionale». Anche il ministro per la Difesa, Guido Crosetto, su Twitter, ha espresso soddisfazione: «L’Egitto ha graziato Zaki. Non è un atto casuale. È il frutto di lavoro, di rapporti, di serietà, di considerazione, di diplomazia, di senso delle istituzioni, di rispetto. Perché c’è chi passa le giornate a criticare e c’è chi lavora».


L’applauso del Senato

«Voglio esprimere la gioia di tutto il Senato per questo risultato. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono spesi in questi anni per questo risultato. Ci tenevo ad esternarlo all’Assemblea». Sono le parole del senatore del Pd Filippo Sensi, che ha interrotto i lavori dell’Aula del Senato per comunicare all’Assemblea la notizia attesa da ieri. Un lungo applauso ha accompagnato le sue parole. Ad associarsi alla soddisfazione per la grazia concessa a Zaki si è unito anche il senatore Giulio Terzi che, a nome di Fratelli d’Italia, ha espresso «grande soddisfazione per l’importanza di un passo così decisivo».

Amnesty Italia: «Ieri giornata catastrofica, oggi giorno di felicità»

«Se ieri era un giorno catastrofico oggi è un giorno di felicità. È importante che Patrick torni a essere libero. Auspichiamo, se questo provvedimento non lo contempla, anche che sia abolito il divieto di viaggio. E questa piazza che si sta riempiendo al Pantheon, se un’ora fa era preoccupata, ora è una piazza felice», ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

Lepore: «Grande gioia per Bologna: lo aspettiamo qui»

«È una grande gioia per Bologna, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città – ha commentato il sindaco Matteo Lepore -. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli, i governi che si sono succeduti e anche l’ultimo governo, che ha dialogato con l’Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere».

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