Emergenza caldo, riattivato il numero di pubblica utilità 1500: sarà operativo ogni giorno, dalle 8 alle 20

La notizia ha suscitato l’interesse della stampa francese che, però, ha sminuito la misura del governo, definendola «cosmetica rispetto alle reali sfide climatiche»

Era stato segnalato un boom di telefonate al 118 per le conseguenze dell’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia. Anche i pronto soccorso del Paese hanno patito l’afflusso di pazienti affetti da malori correlati all’aumento delle temperature. Così, per alleggerire il carico sul servizio di emergenza, il ministero della Salute ha deciso di riattivare il numero di pubblica utilità, il 1500. È stato lo stesso Orazio Schillaci ad annunciare la notizia al Tg1. Il numero, utilizzato anche durante la pandemia da Coronavirus, è stato azionato oggi, 19 luglio, alle 14, e «sarà a disposizione dei cittadini» tutti i giorni, dalle 8 alle 20. A rispondere alle chiamate, al momento, sarà il personale dello stesso ministero, in attesa che il dicastero dell’Economia concluda le procedure per il riaffidamento del servizio in outsourcing. Gli operatori hanno il compito di aiutare chi chiede assistenza telefonica «indicando i presidi sanitari più vicini a cui rivolgersi e per ricordare le precauzioni da osservare», ha spiegato Schillaci.


Quello che il ministero della Salute definisce «piano caldo», oltre al numero 1500, prevede anche l’aggiornamento quotidiano dei bollettini sulla temperatura, consultabili sul sito del ministero, la diffusione di un decalogo con i comportamenti da adottare per proteggersi dal caldo e le raccomandazioni alle Regioni per rafforzare l’assistenza. Dalla Francia, intanto, l’iniziativa è stata criticata. O meglio, il giornale Le Monde ha sottolineato questa mattina «l’inazione dell’esecutivo italiano davanti al caldo torrido». È il titolo di un articolo che, in sintesi, attacca Roma per «non rimettere la questione ecologica al centro del dibattito pubblico, nonostante le temperature estreme colpiscano l’Italia». Secondo il quotidiano, «ancora una volta, dinanzi ad un episodio climatico estremo, i poteri pubblici danno l’impressione di dover gestire l’urgenza, senza tuttavia attuare una reale pianificazione dei rischi corrispondente ad una visione sul lungo termine». E ancora: «Il ministro della Salute Schillaci ha annunciato l’introduzione, a partire da oggi, di un numero verde nazionale, il 1500, disponibile dalle 8 alle 20, per ottenere informazioni sul modo di proteggersi dal caldo o su quali strutture sanitarie contattare in caso di malore. Misure che sembrano cosmetiche rispetto alle attuali sfide climatiche».


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