Chi era Chiara Rossetti, la ragazza di 16 anni uccisa dalla caduta di un albero durante il campo scout in Val Camonica

La ragazza abitava a Como con la sua famiglia e sognava di diventare una cuoca

Si chiama Chiara Rossetti la ragazza di 16 anni morta oggi, 25 luglio, dopo essere stata colpita da un albero a Corteno Golgi, in Val Camonica (Brescia). Si trovava in campo scout nella zona di Palù, a 1.400 metri di altitudine, quando è stata travolta dal tronco di un albero mentre dormiva nella sua tenda. Chiara aveva compiuto gli anni il 20 giugno scorso, era la più piccola di tre figli e abitava nel quartiere di Tavernola, a Como. La ragazza frequentava il Centro di formazione professionale di Monte Olimpino, un piccolo comune del comasco, e sognava di diventare una cuoca. È la stessa scuola a pubblicare, tramite il proprio sito, un messaggio di addio per la scomparsa della ragazza: «Ciao dolce Chiara, resterai per sempre qui con noi dove ti abbiamo conosciuta e apprezzata per la tua disponibilità e la tua motivazione. Il tuo C.F.P., incredulo e smarrito». Chiara Rossetti era partita per il campo scout in Val Camonica giovedì 20 luglio e avrebbe dovuto rimanerci fino a giovedì 27 luglio.


Il sindaco: «Nessuna allerta»

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Corteno Golgi, Ilario Sabbadini, secondo cui «non c’era allerta arancione e neppure rossa. Il maltempo è stato molto più forte di quello che era stato previsto». Il primo cittadino è stato tra i primi a intervenire dopo la notizia della morte di Chiara Rossetti. Ora, ha aggiunto Sabbadini, i suoi amici «sono con un gruppo di psicologi per ricevere sostegno in queste ore difficili». Un messaggio di vicinanza arriva anche dal cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como: «Partecipo a nome di tutta la comunità al dolore della famiglia di Chiara a cui siamo vicini. È un dolore enorme. Bisogna stare vicini ai ragazzi e ai genitori che conoscono. È il momento delle lacrime e del silenzio». A esprimere cordoglio è anche il ministro Giuseppe Valditara, che su Twitter scrive: «Quanto accaduto stamattina in Valcamonica è un’autentica tragedia, di fronte alla quale non esistono parole di conforto».


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