Vicenza, la sindaca di Rosà vieta la pastasciutta antifascista «per ragioni di ordine pubblico»: scoppia la polemica

In mattinata era comparso uno striscione con su scritto «Se manca olio, lo portiamo noi» e Mezzalira ha bloccato la commemorazione

È scoppiata la polemica dopo che la sindaca leghista di Rosà (Vicenza), Elena Mezzalira, ha deciso di vietare all’Anpi l’uso di un parco comunale per celebrare la pastasciutta antifascista, ovvero la commemorazione dei sette fratelli Cervi che nel 1943 distribuirono pastasciutta gratis alla popolazione per festeggiare la destituzione di Mussolini. La sindaca ha deciso di indire il divieto all’evento «per ragioni di ordine pubblico». Scelta che arriva dopo la comparsa di questa mattina a Vicenza di uno striscione del movimento di destra Mis, Movimento Italia Sociale, con su scritto «Se manca olio, lo portiamo noi». La Digos della Questura ha sequestrato lo striscione e verrà fatta una segnalazione all’autorità giudiziaria.


Le reazioni politiche

In poche ore, si è sollevata la polemica politica. In primis, dal sindaco dem di Vicenza, Giacomo Possamai. «Non c’è spazio nella nostra città per le intimidazioni. Ne parlerò al questore. Sono atti gravi che condanniamo con forza e sui quali chiediamo ovviamente l’intervento delle forze dell’ordine», ha affermato. Concorda Laura Boldrini che a Mezzalira chiede: «Mi perdoni, ma come la mettiamo con la nostra Costituzione, che è antifascista ed è la base su cui si fonda la Repubblica, di conseguenza antifascista anch’essa? Quali disordini dovrebbe richiamare un’iniziativa che si limita a dar seguito a quanto prescritto dalla Carta costituzionale?». Infinche, c’è chi ha deciso di scendere in piazza, come Rifondazione Comunista.


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