La maternità surrogata come reato universale: arriva l’ok dalla Camera dei deputati

Il testo ora passa al Senato. Bocciati gli emendamenti di +Europa, uno per la legalizzazione e uno per la depenalizzazione della gestazione per altri

Arriva l’ok da Montecitorio: con 166 voti a favore la maternità surrogata è reato universale. Ora il ddl passa all’esame del Senato, con Palazzo Madama che affronterà la discussione presubilmente questo settembre. È iniziato stamane alla Camera dei deputati l’esame della proposta di legge del centrodestra, che mira a introdurre il reato universale per la maternità surrogata. Il relatore e il governo hanno espresso il loro a tutti gli emendamenti tranne ad una richiesta di modifica del testo avanzata da Augusta Montaruli di FdI. Significativa, durante il dibattito, la bocciatura dell’emendamento di Riccardo Magi (+Eu) che mirava a regolamentare la GPA con la creazione di un Registro nazionale delle gestanti. Il Pd ha preferito non votare mentre i 5 stelle si sono astenuti, rivelando una crepa all’interno dell’opposizione di centrosinistra. Avs ha votato a favore, con l’eccezione della capogruppo Luana Zanella, che ha spiegato le sue ragioni in un intervento in cui parla di maternità  «ridotta a mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri». Un discorso che è stato applaudito dalla maggioranza di centrodestra.  «Con questa legge si umilia la civiltà giuridica, si umiliano i bambini nati e le loro famiglie e si avrà un contrasto con i Paesi in cui la Gpa è legale. Il governo deve assumersene la responsabilità», ha detto nell’Aula della Camera Riccardo Magi di +Eu in dichiarazione di voto.


(Foto copertina John Looy su Unsplash)


Leggi anche: