Patrick Zaki: «Oggi dico grazie, da domani riprendo a lottare. Bologna città della libertà e dei diritti umani»

Rimosso lo striscione che ne chiedeva la liberazione

«Ringrazio la città intera, che ha permesso la mia liberazione. Questa è una città della libertà e dei diritti umani. Sono felice di essere qui di persona, finalmente, dopo anni di chiamate online». Così Patrick Zaki, l’attivista egiziano laureato all’Università di Bologna prima di salire sul palco di Piazza Maggiore, alla festa per il suo ritorno. «Questa città è sempre a fianco di persone che difendono e rappresentano idee diverse. E’ un esempio per chi non ha un posto. Oggi celebreremo, domani lotteremo ancora per chiedere la scarcerazione delle persone ancora detenute», ha detto. Affiancato dal sindaco Matteo Lepore, dal rettore Giovanni Molari, dopo un conto alla rovescia, e con un grande applauso, Patrick Zaki ha rimosso, tirando una cordicella, lo striscione su Palazzo d’Accursio che ne chiedeva la liberazione. Questa sera l’attivista è protagonista di una festa in piazza Maggiore, la piazza che tante volte si è riempita per lui, e riceverà la cittadinanza onoraria. Con lui anche la fidanzata e la professoressa Rita Monticelli.


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