Rai, il sindacato dei giornalisti contro il ritorno del sovranista Foa: «Un’altra mossa per silenziare le voci critiche»

L’ex presidente della tv pubblica, vicino a Salvini, prenderà il posto di Bottura e Aprile con un programma mattutino in radio

«Negazionista del cambiamento climatico, propalatore di fake news, critico nei confronti del presidente Mattarella». Il ritorno in Rai dell’ex presidente, voluto da Matteo Salvini nel 2018, che andrà a condurre un programma mattutino in radio nella striscia che fu di Luca Bottura e Marianna Aprile allontanati «senza alcun preavviso», ha prodotto la levata di scudi di Usigrai. Il sindacato dei giornalisti dell’emittente pubblica denuncia «il codice etico applicato a intermittenza» dai vertici di viale Mazzini, evocando la cancellazione della messa in onda del programma già registrato da Roberto Saviano ma che «riporta in azienda l’ex presidente che si è fatto notare per le posizioni che negano il cambiamento climatico, per aver pubblicato e rilanciato fake news (ad esempio Hillary Clinton che avrebbe partecipato a cene sataniche) e per gli attacchi social al presidente della Repubblica». Secondo l’organizzazione, «con queste scelte al settimo piano di viale Mazzini progettano il cambio di narrazione del servizio pubblico, la presunta necessità di riequilibrare, sostenuta dai nuovi vertici, non consiste in altro che silenziare le voci sgradite alla maggioranza di governo e accaparrarsi conduzioni, nomine e programmi per amici e sodali». Stando a quanto riporta la Repubblica, per il ritorno di Foa manca solo la firma sul contratto. L’ufficialità arriverà a settembre con la presentazione dei palinsesti, ma sembrerebbe che il direttore di Radio1 Francesco Pionati gli abbia già dato carta bianca nella scelta dei temi e nella selezione degli ospiti, per un’ora ogni mattina dal lunedì al venerdì.


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