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Il sovranista Marcello Foa verso il ritorno in Rai, il programma al mattino in radio al posto di Bottura e Aprile

29 Luglio 2023 - 15:00 Redazione
L'ex presidente di viale Mazzini sarebbe vicino alla firma per riempire lo spazio lasciato vuoto da Forrest, il programma condotto da Luca Bottura e Marianna Aprile

In Rai cambiano i volti, ma anche le voci. Manca ancora la firma ufficiale, ma l’accordo sarebbe ormai fatto. L’ex presidente della Rai Marcello Foa starebbe per tornare in Rai, secondo quanto riportato da la Repubblica. Questa volta il giornalista e docente universitario non tornerebbe a Viale Mazzini in quota dirigenziale, bensì come voce di Radio1 diretta dall’ex parlamentare Francesco Pionati. Foa, secondo le indiscrezioni, condurrà una striscia di un’ora dal lunedì al venerdì su Radio1, prendendo il posto a Forrest, il programma condotto da Marianna Aprile e Luca Bottura. Come nel caso di cancellazione del programma (già registrato) di Roberto Saviano, anche in questo caso, i vertici di Viale Mazzini non avrebbero dato alcun preavviso di cancellazione del programma ai due conduttori, così come al pubblico. Dalla Rai, al momento, non c’è stata alcuna conferma. Ma come già accaduto nei precedenti casi, come dopo l’addio di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto e il passaggio a Discovery (Littizzetto sarà anche giudice diTu sì que vales  a Mediaset, ndr), così come nel caso delle dimissioni di Lucia Annunziata, il passaggio a La7 di Massimo Gramellini, l’addio dopo 34 anni di servizio nella tv di Stato di Bianca Berlinguer e il suo passaggio a Rete4, anche in questo caso rischiano di scoppiare nuove polemiche.

In passato Foa è stato sotto accusa per aver espresso sui social posizioni controverse vicine al negazionismo sul cambiamento climatico e sull’utilità dei vaccini. In alcuni tweet criticò duramente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: frasi che anche in quel caso gli sono costate infuocate accuse. Presidente della Rai dal 2018 al 2021, in precedenza Foa era stato inviato per Il Giornale, oltre che commentatore per la Bbc e anche Russia Today, dove difendeva l’annessione della Crimea da parte di Mosca. In passato vantava una solida amicizia con Steve Bannon e non ha mai fatto segreto delle sue simpatie sovraniste: «Io sono un grande difensore della democrazia – aveva detto in una vecchia intervista al Corriere della Sera a proposito dei suoi tweet contro Mattarella – il popolo è sovrano e per questo muovo una critica a chi in Europa ha violato quei principi fondamentali alimentando tanti movimenti e suscitando tante tensioni in tutto il continente».

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