Bimba scomparsa a Firenze, arrestato lo zio di Kataleya per la rissa all’hotel Astor. Perquisizioni tra i parenti e altri occupanti

In tutto gli arresti sono 4. Altri 10 perquisiti ma non indagati

La Dda di Firenze ha arrestato quattro persone in relazione alla scomparsa di Kataleya Alvarez. Si tratta di cittadini peruviani coinvolti nel “racket delle camere” dentro l’hotel Astor. Ovvero l’immobile da dove è scomparsa l’11 giugno scorso la bambina. Tra i destinatari delle misure cautelari disposte dal giudice delle indagini preliminari c’è anche lo zio materno della bambina. La procura contesta i reati di estorsione, tentata estorsione e rapina. I reati sarebbero stati commessi tra il novembre 2022 e lo scorso maggio. Ad alcuni si contesta il tentato omicidio e le lesioni gravi in relazione all’episodio del 28 maggio. Ovvero quando ci fu un raid punitivo nei confronti di alcuni occupanti.


I reati contestati

I quattro indagati avrebbero attuato un pestaggio con una mazza da baseball nei confronti di una coppia di connazionali che non voleva lasciare una stanza. Dopo avrebbero aggredito anche gli occupanti di una stanza vicina. Poi sono tornati incappucciati nella stanza della coppia. Una persona, temendo di essere uccisa, si lasciava a quel punto cadere al suolo. Secondo la procura i reati sono stati commessi nel quadro di un’illegittima attività di compravendita delle stanze a partire dal settembre 2022 da parte di cittadini peruviani e rumeni. Ogni stanza si pagava dai 600 ai 700 euro. Il 17 giugno scorso l’hotel è stato sgomberato. Oggi sono stati perquisiti anche alcuni familiari di Kataleya. Dieci i decreti di perquisizione nei confronti dei familiari della bimba rapita in qualità di terzi non indagati.


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