Sparatoria a Tel Aviv, morto il poliziotto israeliano ferito in un attentato. Ucciso l’assalitore

Nell’agguato sono state ferite altre due persone

È morto l’agente israeliano della guardia municipale ferito in un attentato a Tel Aviv sabato 5 agosto insieme ad altre due persone. Secondo una prima ricostruzione fornita dai media locali, un uomo avrebbe destato i sospetti di due agenti, i cui inviti a fermarsi non sarebbero stati ascoltati. Una volta scesi dalle loro moto, l’assalitore avrebbe impugnato la pistola che aveva con sé facendo fuoco contro uno dei due poliziotti. Il collega dell’agente a terra avrebbe quindi inseguito l’assalitore e lo avrebbe ucciso in un conflitto a fuoco. L’episodio è avvenuto intorno alle 18.25 nella via centrale di Nahalat Benyamin. Il commissario di polizia Kobi Shabtai, arrivato sulla scena, ha dichiarato che l’assalitore è un 27enne palestinese della zona di Jenin che, in una lettera, avrebbe espresso il desiderio di diventare un martire. La guardia civile ferita è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Ichilov. Mentre le forze di sicurezza stanno setacciando l’area in cerca di complici e per ricostruire meglio l’accaduto, il portavoce della polizia israeliana Ely Levi Levi ha confermato che la manifestazione prevista per stasera contro la riforma giudiziaria di Netanyahu non verrà sospesa: «I partecipanti dovranno restare molto allerti e segnalare qualsiasi persona o oggetto sospetti».


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