Il dermatologo dei vip: «Vi racconto i trattamenti estetici di Berlusconi e di quella volta che ho salvato Malgioglio»

Santo Raffaele Mercuri spiega le nuove tecniche della medicina rigenerativa

Santo Raffaele Mercuri, 59 anni, è il pioniere in Italia della medicina estetica rigenerativa. È stato tra i primi a usare il laser frazionale e oggi la MetaCell Technology. Dal 2002 è primario di Dermatologia dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. Ha all’attivo diecimila interventi di chirurgia oncologica e ricerche su vitiligine, psoriasi e sulle nuove metodiche laser. Dal 2011 è diventato anche l’esperto in Dermatologia del Consiglio Superiore di Sanità. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, parla dei suoi clienti illustri. Tra cui Silvio Berlusconi: «Prendo il dermatoscopio e vado in maniche di camicia. Arrivo a Palazzo Grazioli, lo visito, lui accetta la terapia e lì inizia una bella e lunghissima amicizia. L’ho visto centinaia di volte».


Silvio e la medicina estetica

Berlusconi si è fatto fare «centinaia di trattamenti estetici», dice a Candida Morvillo. «Amava il bello e quindi apprezzava la medicina estetica», spiega. Ma non vuole dire di più. Perché una volta però della pelle dell’ex premier come «quella di un 15enne» e scoppiò un caso. «Ci teneva. La trattava bene e seguiva i miei consigli», ricorda oggi. Di sé invece dice «Sono stato il primo a usare la medicina rigenerativa, che è la nuova frontiera dell’estetica, perché non è invasiva e non si vede: sembri più giovane senza che si capisca che hai fatto qualcosa, il massimo per me che seguo la scuola di Platone quando diceva che la bellezza è lo splendore del vero». L’ultima novità nel suo campo è «la MetaCell Technology: in Europa, siamo in quattro ad averla. Da anni, usavo il Prp, il plasma ricco di piastrine, ottenuto con un prelievo di sangue dai pazienti e poi centrifugato, trattato e usato con microiniezioni. Ma la MetaCell Technology parte dal punto in cui gli altri arrivano: consente di arricchire il plasma centrifugato con monociti, ovvero cellule staminali che stimolano le piastrine già concentrate a liberare ancora più fattori di crescita».


L’età che dimostriamo (e quella che abbiamo)

Mercuri spiega che «I 50 anni di oggi corrispondono ai 40 di ieri, i 60 ai 50 e così via. Lo so perché misuro l’età biologica, facendo il check up cosmetologico. Poi, in base al risultato, consiglio il cocktail di giovinezza adatto: invece di fare l’aperitivo, vieni da noi e fai il mix di trattamenti. Oggi la gente sembra più giovane anzitutto perché si cura di più». Mentre l’età biologica dipende «dalla genetica, da come mangiamo e da quanto sole abbiamo preso». Per prendere l’abbronzatura «bisogna usare sempre una protezione alta, almeno 50, e rimetterla ogni due ore. Un consiglio è asciugarci subito dopo il bagno, perché l’acqua funziona da lente riflettente».

I pazienti famosi

Il dottore racconta anche dei suoi pazienti famosi: «Uno è l’imprenditore della moda Brunello Cucinelli: è innamorato della medicina rigenerativa, fa con me la MetaCell Technology. Lo stesso il direttore di Chi Alfonso Signorini. Mentre ad Al Bano Carrisi ho fatto il Prp al cuoio capelluto, per tutelare la chioma. Ha risultati ottimi su chi i capelli li ha già, ma purtroppo non serve a chi è calvo». Ma c’è anche Cristiano Malgioglio: «Gli ho trovato un melanoma che poteva farlo morire. Stava andando in Brasile e non l’ho fatto partire. Me ne sono accorto col dermatoscopio normale, non avevamo ancora il microscopio confocale, che mi è stato poi donato da Luisella Cassani Carozza, della Same trattori: sui nei, può dare risposte prima di fare il più invasivo esame istologico. Non sostituisce la biopsia, ma può evitare cicatrici non necessarie».

Il futuro della dermatologia

Per quanto riguarda il futuro del suo settore, secondo Mercuri «i farmaci biologici rappresentano un cambiamento epocale nella terapia delle malattie infiammatorie e autoimmuni, come psoriasi, vitiligine, dermatite atopica e alopecia areata. Migliorano di molto la qualità della vita dei pazienti e sono erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. Per la vitiligine, ora, sta per arrivare un farmaco in crema agli anticorpi monoclonali che assicura ottimi risultati». Mentre una macchina all’avanguardia è «il Picolaser a tre lunghezze d’onda: eroga l’energia in picosecondi, millesimi di nanosecondo, e riesce a togliere anche i tatuaggi colorati. Quelli che rimuovono di più sono i nomi degli ex. Io lo dico: non scrivete i nomi di fidanzati, mogli…Scrivete solo quello della mamma».

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