Olbia, tre indagati per lo scontro tra un peschereccio e un traghetto. Ancora disperso il marinaio

Le speranze di ritrovare vivo il 41enne al largo di Golfo Aranci si affievoliscono sempre di più

Sarebbero tre gli indagati per lo scontro tra un peschereccio e un traghetto avvenuto al largo delle costa di Golfo Aranci, in Sardegna. Questo è quello che si apprende dalla relazione sulla collisione del 10 agosto nei pressi di Capo Figari depositata oggi dalla Guardia Costiera della città di Olbia. Ad essere iscritti nel registro degli indagati dal pm della procura di Tempio Pausania, Gregorio Capasso e il collega Mauro Lavra, sarebbero il comandante della Moby Sharden, ovvero la nave passeggeri, e quello del peschereccio, oltre a uno degli ufficiali che si trovava sulla plancia della Moby al momento dell’incidente. I tre verranno sentiti nei prossimi giorni dalla procura in modo che possa essere ricostruita la dinamica dell’incidente, tenendo conto del loro comportamento a bordo e di quello dei relativi equipaggi.


Le ricerche del marinaio

Lo scontro è avvenuto in piena notte, sconquassando il peschereccio che è affondato facendo perdere le tracce di Mandi, marinaio senegalese di 41 anni e padre di tre bambini che si trovano in Senegal con la moglie. Il comandante Mario Langiu è stato salvato da una barca a vela senza riportare ferite gravi. Gli inquirenti sono al lavoro per accertare il corretto funzionamento dei dispositivi di navigazione e sicurezza dei natanti. Particolare attenzione è rivolta al traghetto e ai radar delle navi. Intanto, per tutta la giornata di oggi sono proseguite le ricerche del marinaio disperso, con motovedette ed un elicottero dell’Aeronautica Miliare. Lo specchio di mare in cui sono stati trovati i resti del peschereccio è stato ormai passato al setaccio, ma ancora non ci sono tracce dell’uomo, il che affievolisce sempre di più le speranze di ritrovarlo vivo.


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