Il vero scontro tra governo e opposizione è sull’Emilia-Romagna. Botta e risposta tra Meloni e Bonaccini

La lettera della premier e la contro offerta del governatore: «presto un incontro per avere delle risposte»

Un tempo erano sorrisi oggi sono stridenti lanci d’agenzia: è scontro per la ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Bonaccini nei giorni scorsi aveva detto più volte pubblicamente che «non è arrivato un euro». Ieri ha replicato la premier (con immediata controrisposta poi del governatore emiliano). «Nei tre mesi trascorsi dagli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna il governo ha provveduto ad emanare due decreti (poi convertiti in legge), mobilitando in totale risorse per 4,5 miliardi». «Dopo l’alluvione non ho avuto modo di leggere da parte sua alcuna parola di sostegno all’azione del governo», spiega la numero uno di Palazzo Chigi con una velenosa lettera. «Non bisogna cedere alla fretta e alla frenesia – precisa – che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili».


Il presidente di Regione ha rinnovato «la richiesta di un incontro per trovare, insieme e con spirito di collaborazione, le risposte più efficaci per persone e imprese colpite dall’alluvione, che chiedono solo una cosa: tornare alla normalità e poter ripartire. Ricevendo il 100 per cento degli indennizzi, come promesso dal governo». «Ribadisco – insiste Bonaccini – quanto i sindaci, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali stanno dicendo: la stragrande maggioranza delle imprese ad oggi non ha ricevuto un solo euro di indennizzo, ma neppure sa come approntare le perizie necessarie per ottenere in futuro il pieno risarcimento dei danni. Degli oltre 400 milioni per gli interventi di somma urgenza realizzati, nulla ad oggi è arrivato nelle casse dei Comuni, che pertanto continuano ad essere esposti».


Per le zone alluvionate in Emilia-Romagna il governo «ha fatto tutto quello che poteva fare» ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a “La Stampa”, sottolineando che sono stati stanziati “parecchi miliardi». «Solo il mio ministero darà complessivamente 700 milioni, 12 dei quali già erogati. E il generale Figliuolo è un eccellente commissario», ha affermato il titolare della Farnesina. er Elly Schlein Bonaccini «ha fatto bene a ricordare che gli unici contributi arrivati finora sono della Regione e della Protezione civile. I Comuni hanno anticipato altre risorse, ma ora rischiano di andare in dissesto. E se i cantieri non partono in estate, è un danno grave alla prevenzione».

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