La gravidanza nascosta, il parto in bagno: la solitudine nelle ultime 24 ore della madre di Lorenzo, il neonato lasciato davanti a un cassonetto a Taranto

La donna, una badante 24enne originaria della Georgia, ha raccontato agli agenti cosa è accaduto prima dell’abbandono del piccolo

Una gravidanza tenuta segreta e portata avanti in solitudine, a 24 anni, dopo aver abbandonato la Georgia (già incinta di 4 mesi) per arrivare dopo un lungo viaggio in Italia, a Taranto. È quanto raccontato agli agenti dalla mamma di Lorenzo, il bambino abbandonato sabato scorso davanti ai cassonetti della spazzatura in via Pisanelli, a Taranto. La donna è indagata per abbandono di minore e, nel caso in cui dovesse esserle contestata l’accusa più grave di tentato omicidio del piccolo, rischia l’arresto. Attualmente la 24enne si trova ricoverata nello stesso ospedale dove è stato ricoverato il figlio: entrambi sono tenuti sotto osservazione, e stanno bene. La donna ha a disposizione ancora 8 giorni per riconoscere il bambino, al termine dei quali scatterebbe l’iter di adozione per il piccolo. La madre 24enne è arrivata in Italia a marzo, già incinta al 4° mese, e con un figlio di 4 anni lasciato in Georgia. La donna, assistita dall’avvocato Francesco Zinzi, è stata interrogata dagli agenti, e ha raccontato di aver portato avanti la gravidanza da sola e di aver partorito nel bagno dell’appartamento di un’anziana 97enne, che assiste come badante da un mese, e dove la giovane donna risiede. La 24enne ha spiegato di aver divorziato dal marito e di aver sperato di riuscire a portare a termine la gravidanza da sola, senza informare nessuno, e di non essersi mai sottoposta a controlli o terapie mediche.


Cosa è successo prima dell’abbandono

Secondo quanto riferito, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, nella mattinata di sabato 12 agosto la 24enne avrebbe iniziato ad avvertire dolori al basso ventre, che sono aumentati col passare delle ore. La donna avrebbe poi steso degli asciugamani nel bagno dell’appartamento della 97enne e di aver partorito, recidendo da sola il cordone ombelicale del figlio. Quanto all’abbandono, la donna avrebbe gettato la placenta in un cassonetto non lontano dall’abitazione, mentre avrebbe deciso di lasciare il figlio in un posto più lontano, in una zona più frequentata, nella speranza che qualcuno si accorgesse del bambino, in modo da poterlo mettere in salvo. Prima di abbandonarlo la donna lo avrebbe avvolto in alcuni asciugamani, e poi messo in una busta, al cui fianco ha posto dei peluche. Dopo l’abbandono, la donna è tornata in casa dell’anziana e, alcune ore dopo, è stata rintracciata dagli agenti e trasferita nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Santissima Annunziata, dove si trova anche il figlio (ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale, ndr). Oltre a dover decidere se riconoscere il figlio o meno, sarà anche il Tribunale dei minori a valutare se sussistono le condizioni per affidare alla donna il bimbo. Nel frattempo il comune si è messo in moto con una raccolta fondi simbolica per il piccolo Lorenzo, «la cui vita – come spiegato dal sindaco Rinaldo Melucci – la vita è cominciata in salita, e a cui rivolgiamo l’augurio di continuare a ricevere tutto l’amore che c’è».


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