Indagato il fotografo delle foto alla moglie di Soumahoro: «Erano personali, mai autorizzato a divulgarle»

La compagna di Aboubakar Soumahoro si era detta «devastata psicologicamente» dall’episodio, mentre si trovava al centro dello scandalo per la sua cooperativa

Liliane Murekatete, compagna di Aboubakar Soumahoro, si era detta «devastata psicologicamente» dalla diffusione di alcuni scatti che la ritraevano senza veli, diffusi proprio mentre lei si trovava al centro di una bufera mediatica per lo scandalo scoppiato attorno la cooperativa fondata da lei e sua madre. L’autore di quelle foto, Elio Leonardo Carchidi, è adesso finito iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma. L’accusa, scrive la Repubblica, è “diffusione illecita di dati sensibili”, per aver condiviso sul proprio blog quegli scatti, risalenti a dieci anni fa. Non solo: a detta dell’accusa, non solo le avrebbe diffuse senza permesso. Avrebbe anche inserito il nome della donna nella didascalia delle immagini solamente dopo lo scoppio del clamore mediatico, per renderle più facilmente rintracciabili in rete. «Foto personali, di cui non ho mai autorizzato la divulgazione», ha precisato Murekatete, che ha sporto denuncia tramite il suo legale Lorenzo Borrè, a dicembre. Carchidi, che invece è assistito dall’avvocato Fabrizio Galluzzo, a metà dello scorso mese è stato interrogato dalla polizia delegata dal pm. L’obiettivo è appunto chiarire se la diffusione delle foto fosse legittima o meno. Carchidi, al momento, respinge le accuse: «Non ci ha guadagnato nulla, dopo che sono apparse su altri siti le ha immediatamente rimosse dal blog, non sapeva nemmeno chi fosse Soumahoro», sostiene il suo legale. Le immagini in questione sono rimbalzate su svariati siti, social e testate. Per questo il nome di Carchidi non è l’unico ad apparire nel fascicolo aperto dai pm romani: anche altri indagati sono citati per diffamazione. Il tutto avvenuto con l’inizio dell’inchiesta sulla coop Karibu, in cui Murekatete è accusata di aver evaso l’imposta sui redditi, mentre era sua madre (Marie Thérèse Mukamitsindo) a gestire materialmente gli affari, ed è dunque su di lei che ricadrebbe la maggior parte delle responsabilità.


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