Migranti, l’allarme di Bonaccini: «Se continua così rischiamo le tendopoli nelle città»

Il governatore dell’Emilia Romagna rincara la dose dopo le denunce dei sindaci sulle lacune nel sistema d’accoglienza: «Senza pianificazione esploderà la rabbia sociale»

L’emergenza accoglienza è reale, e potrebbe avere presto effetti concretissimi sui quartieri delle città italiane, in assenza di interventi risolutivi. Ad assicurarlo, dopo gli allarmi sollevati nei giorni scorsi da molti sindaci e dalla stessa Anci, è il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: «Abbiamo il rischio che nelle città arrivino le tendopoli. Servono dei piani per trovare strutture dove far accogliere gli immigrati», ha richiamato il presidente del Pd parlando ad un incontro pubblico a Viareggio. «Non è un problema di colore politico, ma nelle città, specie del Nord, sta arrivando ogni settimana un numero sempre più alto di migranti e se non c’è pianificazione, c’è rischio che esploda un po’ di rabbia sociale», l’analisi di Bonaccini, secondo cui quello dell’immigrazione è «un problema serio, una vera e propria
emergenza». Quanto al suo rapporto con l’attuale governo, nel segno delle tensioni nelle ultime settimane per il braccio di ferro sui fondi post-ricostruzione per l’Emilia, Bonaccini ha speso parole agrodolci. «Non considero Meloni una fascista e non vedo il rischio di un ritorno del fascismo. Certo attorno a lei c’è qualche figura che qualche problema di regolamento di conti con la propria storia ce l’ha. In quale Paese può esserci la seconda carica dello Stato che va orgoglioso di avere in casa i trofei di Mussolini e fascisti?», ha detto il governatore con il pensiero rivolti agli «scheletri nell’armadio» del presidente del Senato Ignazio La Russa.


Il Pd di Elly Schlein e il futuro di Bonaccini

Ribadito l’impegno a «dare una mano a Elly (Schlein, ndr) sto nel Pd con le mie idee», Bonaccini ha poi fatto capire di essere aperto ad ogni scenario sul suo futuro politico, senza escludere esplicitamente una possibile candidatura alle Europee del prossimo anno. «Non ho mai chiesto niente: se avessi chiesto forse mi troverei in Parlamento. Ho 56 anni, credo di aver avuto ruoli importanti e di averli svolti anche abbastanza bene, ma in Parlamento né europeo né italiano non sono mai andato. Il Pd ritiene che Bonaccini possa essere ancora utile? Se lo ritiene ne discutiamo e valutiamo dove può essere più utile Bonaccini», ha detto il governatore intervistato da Stefano Zurlo a “Gli incontri del Principe”, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio (Lucca).


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