Extraprofitti, Urso ufficializza la frenata: «Non riproporremo la misura per altri settori». Il rilancio sul cuneo fiscale: «Il taglio va reso strutturale»

Al Meeting di Cl il ministro del Made in Italy difende il provvedimento sulle banche ma apre a modifiche in Parlamento

Il governo Meloni non intende introdurre «altre misure sugli extraprofitti come quella sulle banche». Ad assicurarlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il meeting di Cl. «Non ci sono altri settori in cui sia una così evidente divaricazione», ha chiarito il ministro, ufficializzando la frenata dopo le tante polemiche – anche dentro la stessa maggioranza – su merito e metodo del provvedimento licenziato dal Cdm a inizio agosto. Quella sugli extraprofitti delle banche, ha precisato comunque Urso, «è una misura giusta, non è una misura di destra o sinistra ma equa». Anche se «c’è il confronto in Parlamento, tutto si può migliorare», conclude. Anche perché sul progetto di tassazione straordinaria è atteso il parere di competenza della Banca centrale europea (Bce), richiesto dallo stesso ministero dell’Economia e delle finanze che, secondo anticipazioni di stampa, consisterà in una netta censura del provvedimento, che Christine Lagarde riterrebbe potenzialmente dannoso per l’economia.


«Rendere strutturali i tagli del cuneo fiscale»

Urso è tornato anche sul tema del taglio al cuneo fiscale. Dopo i due interventi operati negli scorsi mesi dal governo, con la scorsa manovra e con il dl Lavoro, il ministro sottolinea la necessità di «renderli strutturali: per questo servono le risorse in finanziaria». Per Urso occorrerebbe arrivare «fino a cinque punti di taglio», perché questo tipo d’intervento «è il modo migliore per sostenere il lavoro italiano, per incentivarlo. Noi dobbiamo assolutamente alzare la retribuzione dei salariati e, per farlo, la via maestra è rendere strutturale i due tagli al cuneo fiscale che abbiamo realizzato». Per questo, aggiunge, l’obiettivo della prossima manovra è «puntare a rendere strutturali questi tagli e servono risorse nella Legge di bilancio e, semmai, incrementarli ulteriormente», ha concluso. 


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