Il caso Segre-Seymandi in tribunale, slitta la decisione sui 700mila euro finiti sul conto di lei

A chiedere un rinvio dell’udienza sono stati gli avvocati del banchiere, che chiedono tempo per esaminare i documenti presentati dalla controparte

È stato aggiornato al 5 settembre il procedimento civile al tribunale di Torino avviato dal banchiere Massimo Segre a carico dell’imprenditrice Cristina Seymandi, sua ex compagna che doveva sposare, salvo poi aver scoperto i tradimenti in corso. L’udienza riguarda il sequestro cautelare per 700mila euro, ovvero la somma che la donna avrebbe prelevato da un conto cointestato – senza dare alcun preavviso – per poi versarlo su uno privato. Sono stati gli avvocati del banchiere a chiedere al giudice Fabrizio Alessandria – incontrato brevemente questa mattina – una data di termine per esaminare la documentazione che ha presentato la controparte.


In tribunale dopo la rottura

Oggi 22 agosto Seymandi, attraverso i propri avvocati, si è costituita in giudizio. Né lei né lui erano presenti in aula. Segre ha annunciato lo stop del matrimonio con l’imprenditrice, durante la festa che avrebbe dovuto celebrare proprio l’arrivo delle nozze, rivelando a tutti i tradimenti di Seymandi. Qualcuno ha ripreso la scena ed è rimbalzata in poco tempo su social e giornali. Dopo la faida scoppiata per questa brusca rottura, i due sono finiti in tribunale. Il caso dei 700mila euro risalirebbe allo scorso marzo e, secondo la difesa dell’imprenditrice, si sarebbe svolto con l’autorizzazione per iscritto di effettuare il bonifico. 


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