Lavoro, i dati dell’Osservatorio Inps sul precariato: in 5 mesi saldo positivo di 800mila contratti, ma aumentano gli occasionali

Stabili le assunzioni nei primi 5 mesi del 2023. Aumentano le trasformazioni di contratti da tempo determinato

Sono 809.671 i contratti di lavoro aggiunti nei primi cinque mesi del 2023. È quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul precariato, che registra l’attivazione di 3.407.947 nuovi rapporti di lavoro nel settore privato e 2.598.276 cessazioni. Degli oltre 800mila nuovi posti di lavoro aggiunti, 274.230 sono a tempo indeterminato e 191.278 a termine. Se il numero delle assunzioni complessive rimane pressoché stabile rispetto ai primi 5 mesi del 2022 (-0,6%) a cambiare è soprattutto il tipo di contratto che viene somministrato. Calano le assunzioni dei contratti in somministrazione (-9%), a tempo indeterminato (-5%) e di apprendistato (-4%). Crescono invece i contratti a termine (+2%), a lavoro intermittente (+4%) e gli stagionali (+5%). Le circa 2,6 milioni di cessazioni del contratto sono invece in lieve diminuzioni rispetto all’anno precedente (-3%). Aumentano infine le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato: 340.000 in totale, in crescita del 10% sul 2022. Il saldo annualizzato, ossia la differenza tra assunzioni e cessazioni da maggio 2022 a maggio 2023, è positivo per 478mila contratti.


Contratti e lavori stagionali

Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +385mila unità. A registrare un dato negativo (-11%) sono le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nei primi cinque mesi del 2023. Dati, spiegano dall’Inps, che risentono del fatto che le circolari sugli esoneri previsti dall’ultima manovra di governo sono state pubblicate solo a giugno. L’opzione “Decontribuzione Sud” segna una crescita del 7% e si conferma come l’agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti. I lavoratori impiegati con Contratti di prestazione occasionale (Cpo) – i vecchi voucher – a maggio si attestano intorno alle 17mila unità, in aumento del 9% rispetto allo stesso mese del 2022. L’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta di 250 euro. A registrare dati simili sono anche i lavoratori pagati con i titoli del Libretto famiglia, che risultano circa 12mila (in diminuzione del 4% rispetto a maggio 2022) e con una remunerazione mensile lorda media pari a 192 euro.


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