Spagna, tutti contro Rubiales: lunedì riunione urgente della Federcalcio. Il governo-Sánchez: «Se ne deve andare»

La ministra socialista María Jesús Montero alla vigilia del consiglio Rfef: «L’esecutivo è al lavoro affinché non guidi più il calcio spagnolo»

Non è bastata nemmeno la sospensione di 90 giorni imposta dalla Fifa per sedare una volta per tutte le polemiche su Luis Rubiales, il presidente della Federcalcio spagnola accusato di aver dato un bacio sulla bocca non consensuale alla giocatrice Jennifer Hermoso dopo la vittoria del Mondiale femminile. Oggi la Rfef – la lega spagnola – ha annunciato la convocazione di un consiglio «straordinario e urgente» per domani, lunedì 28 agosto. Di punti all’ordine del giorno ce n’è soltanto uno: «l’analisi e la valutazione della situazione attuale», ovvero la patata bollente della presenza al vertice di Rubiales, «sfiduciato» di fatto dalla Fifa. Per la prima volta dall’inizio delle polemiche, ieri Hermoso si è fatta rivedere in pubblico a Madrid, dove ha assistito alla partita di calcio femminile tra Atlético e Milan. La calciatrice ha ricevuto un’ovazione del pubblico e la solidarietà delle giocatrici in campo. Nel frattempo, la protesta contro Rubiales ha contagiato anche i colleghi del calcio maschile, con i giocatori del Siviglia che oggi sono scesi in campo con la maglietta «#SeAcabò», l’hashtag che negli ultimi giorni è diventato simbolo del sostegno a Jenni Hermoso.


L’intervento del governo

Fuori dai rettangoli di gioco, anche il governo spagnolo – quello guidato da Pedro Sánchez per gli affari correnti, in attesa di capire se e di quale segno politico se ne formerà uno nuovo dopo le elezioni del 23 luglio – torna a intervenire sulla questione. La ministra ad interim delle Finanze e della Funzione pubblica, la socialista María Jesús Montero, ha assicurato che l’esecutivo è al lavoro affinché Rubiales «non guidi nuovamente il calcio spagnolo». Una presa di posizione che Montero ha spiegato così: «Una persona che mente, che ha fatto finta di non aver capito nulla di cosa significhi la lotta per l’uguaglianza in un settore così importante come lo sport, non può avere nelle sue mani la direzione del calcio in questo Paese». Il governo spagnolo, ricorda Reuters, non ha il potere di licenziare definitivamente Rubiales, ma ha denunciato con forza la sua condotta e sta cercando di farlo rimuovere dalla presidenza della Federcalcio attraverso l’intervento della giustizia sportiva. Nei giorni scorsi, anche Yolanda Díaz, leader di Sumar e vice di Pedro Sánchez, aveva condannato con fermezza il comportamento di Rubiales: «Ancora non si rende conto di dove si trova né di cosa ha fatto – scriveva la vicepremier spagnola su Twitter/X -. Non è all’altezza. Dovrebbe dimetterti e risparmiarci questo imbarazzo».


Credits foto: EPA/Mariscal | Un presidio di protesta contro Luis Rubiales di fronte alla sede della Federcalcio spagnola, a Madrid (25 agosto 2023)

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