Usa 2024, il rap del candidato repubblicano fa infuriare Eminem: «La smetta di usare le mie canzoni ai comizi»

Il rapper contro l’imprenditore e candidato alle primarie Vivek Ramaswamy. Costretto a tornare sui suoi passi

Prima di diventare un imprenditore di successo e candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti, Vivek Ramaswamy sognava una carriera nel mondo del rap. Ora, però, la passione musicale del 38enne – divenuto nel giro di pochi giorni uno dei candidati più in vista delle primarie repubblicane – rischia di trasformarsi in un bel problema. Il 23 agosto, durante un comizio in Iowa, Ramaswamy ha intrattenuto i suoi sostenitori lanciandosi in una performance di Lose Yourself, il celebre brano di Eminem vincitore di un Oscar nel 2023. L’esibizione non è passata inosservata al rapper di Detroit, che con i politici repubblicani non ha mai avuto un buon rapporto. All’indomani del comizio, lo staff legale di Eminem ha chiesto formalmente a Ramaswamy di smettere di usare la sua musica durante i suoi comizi. Immediata la replica dello staff del giovane candidato repubblicano, che ha accettato – seppur a malincuore – la presa di posizione di Eminem. «Vivek è semplicemente salito sul palco e si è lasciato andare – ha spiegato un suo portavoce -. Con dispiacere del popolo americano, dovremo lasciare il rap a The Real Slim Shady».


Quello che è successo tra Eminem e Ramaswamy non è niente di nuovo per la politica americana. Durante le ultime due elezioni, artisti del calibro di Pharrell Williams, Rihanna, Aerosmith e Adele – così come gli eredi di Prince – si sono lamentati del fatto che alcuni loro brani fossero stati usati alle manifestazioni di Donald Trump senza il loro permesso. I Rolling Stones hanno addirittura minacciato di fare causa alla campagna del tycoon qualora avesse continuato a utilizzare il loro classico You Can’t Always Get What You Want. Ad agevolare lo scontro tra Eminem e Ramaswamy – che in un’intervista a Politico ha definito il rapper di Detroit «un’ispirazione» – hanno contribuito senz’altro le idee politiche del giovane candidato repubblicano. Il 38enne si è presentato infatti agli elettori come il «nuovo Trump». Una strategia che non lo ha certo aiutato a conquistare la simpatia di Eminem, che si è sempre schierato tra gli artisti più critici nei confronti del tycoon sia nel 2016 che nel 2020.


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