Il coniuge annuncia la morte del compagno, l’insulto sul manifesto funebre. La denuncia anche dell’ex Juve Marchisio

La scritta offensiva è apparsa sull’annuncio della morte affisso su una bacheca comunale. La solidarietà al compagno

Un manifesto funebre di un uomo scomparso nei giorni scorsi è stato imbrattato con insulti omofobi. È accaduto a Torre Pellice (Torino) dove qualcuno si è spinto fino ad incollare un pezzo di carta con l’offesa sul necrologio affisso su una bacheca comunale e al cui interno vi è la scritta: «ne da il triste annuncio il coniuge». Tempestiva la reazione del Torino Pride che ha condannato il gesto: «Non si può che provare rabbia e disgusto davanti a una cosa del genere. Non c’è neanche più rispetto per una persona che non c’è più e per un affetto che continua», ha detto Marco Giusta al Corriere Torino. «Invito tutto la comunità nello stringersi con affetto a questa famiglia per dimostrare che esiste un’altra umanità che non accetta l’odio e l’omofobia». Sulla vicenda è intervenuto via social anche l’ex centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio, che su Instagram sottolinea come il gesta non debba rimanere impunito. «Questa mattina Torre Pellice, comune a pochi chilometri da Torino e che giovedì ospiterà la visita del Presidente della Repubblica, si è svegliato con questo atto di inaudita violenza. Nel giorno del suo funerale i manifestati di Adriano Canese sono stati vergognosamente deturpati, un gesto inaccettabile che non può e non deve rimanere impunito. Se è vero che i social network hanno anche un potere positivo, allora è giusto prendere posizione con forza affinché comportamenti come questi non vengano più tollerati», conclude l’ex calciatore. 


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