Meloni e Tajani esultano per l’estradizione del padre di Saman Abbas: «Premiato il grande lavoro diplomatico»

Anche il ministro della Giustizia Nordio festeggia per il risultato raggiunto: «Dopo mesi di attese, la giustizia può compiere fino in fondo il suo percorso»

Arriverà nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, a Roma, per poi essere trasferito nel carcere di Reggio Emilia. È l’epilogo delle lunghe trattative diplomatiche tra Italia e Pakistan che si sono concluse con l’estradizione di Shabbar Abbas, l’uomo accusato di essere coinvolto nell’omicidio di sua figlia, Saman. La ragazza avrebbe pagato con la vita l’opposizione a un matrimonio combinato e la sua repulsione verso lo stile di vita che la famiglia voleva imporle. Il sì definitivo dal governo pakistano al rientro del cittadino in Italia, dove il crimine è stato commesso, è stato pronunciato lo scorso 29 agosto. «L’estradizione dal Pakistan» di Shabbar Abbas, ha esultato la premier Giorgia Meloni, «imputato in Italia per il selvaggio omicidio della figlia Saman, è un passo avanti importante per consentire alla giustizia di fare il suo corso. È il frutto della grande e costante determinazione dimostrata in questo caso così delicato e complesso da tutte le autorità italiane. Determinazione, lavoro e impegno che hanno dato frutti e che, unitamente alla collaborazione mostrata dalle autorità pakistane, ci permettono ora di ottenere questo obiettivo così significativo». Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha festeggiato il risultato: «L’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato per l’omicidio della figlia Saman, è frutto anche di un grande lavoro diplomatico. Grazie al Pakistan per la cooperazione. Ora la giustizia farà il suo corso». Il guardasigilli Carlo Nordio, infine, ha rimarcato: «La giustizia può compiere fino in fondo il suo percorso. Dopo mesi di richieste e attese, il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato a Reggio Emilia per la barbara uccisione della figlia Saman».


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