«Ho paura a uscire la sera da sola, metto la tuta invece dei leggins»: lo sfogo di Angelina Mango

Sui social la cantante condivide la sua preoccupazione: «Sto andando in farmacia alle 22.30 e chiamo gente a caso per avere compagnia»

«Sto andando in farmacia a piedi alle 22:30, volevo mettere i leggings ma ho messo un tutone largo. È possibile che debba avere così paura è che chiami gente a caso per non stare sola nel tragitto?». Angelina Mango, cantautrice di Amici e figlia d’arte di Mango e Laura Valente, sfoga sui social la propria frustrazione. Uscire a piedi da sola, di notte, non può e non deve essere fonte d’ansia e preoccupazione per una donna o per una ragazza. Ma così è per molte, anche per la 22enne originaria di Maratea, che per il timore di brutti incontri per strada ha condizionato le sue scelte, preferendo vestiti larghi ai leggins e rimanendo incollata al telefono per avere compagnia durante il tragitto. Il racconto della cantante, vincitrice nella categoria canto ad Amici 2023 e seconda classificata dell’edizione, ha raccolto le reazioni di tantissime fan sui social, coetanee e non, che hanno condiviso le loro storie con l’artista. «Abbiamo normalizzato la paura, ma la verità è che non ha niente di normale tutto ciò, niente», si legge nei messaggi di risposta. «Ti giuro Angelina che sono così stanca di vivere sempre con la paura addosso, anche di giorno. Non ce la faccio più, non è sostenibile, non è possibile doversi guardare costantemente intorno e dubitare di qualsiasi persona si avvicini un po’ di più del solito», commenta un’altra. E ancora: «Io sono studentessa fuorisede, sono spesso sola e non riesco a camminare la sera senza avere paura, o senza avere qualcuno al telefono che mi tiene compagnia. Purtroppo il mondo in cui viviamo ci costringe ad avere paura, è inevitabile». Un’altra follower condivide la sua esperienza: «L’anno scorso lavoravo in un biscottificio. Uscivo da lì la sera tra le 21 e le 22. Ogni singola sera il mio migliore amico sapeva che appena uscita da lì gli avrei fatto una videochiamata che sarebbe durata tutto il tragitto fino a casa per non essere sola. Questo non è vivere».


Leggi anche: