L’attrice Emmanuelle Béart racconta l’incesto che ha subito all’età di 11 anni

In un documentario si sfoga dopo la testimonianza delle altre vittime. Ma scagiona il padre

L’attrice Emmanuelle Béart ha raccontato di aver subito un incesto all’età di 11 anni. Lo ha fatto in un documentario della regista ucraina Anastasia Mikova dal titolo Un silenzio così rumoroso. Non ha però indicato chi l’ha violentata, facendo però sapere che non è stato il padre Guy, cantante molto amato in Francia e morto nel 2015. Ha però detto che a salvarla è stata la nonna. Il documentario, ieri in anteprima a Parigi, sarà trasmesso in Francia il 24 settembre. Nel film si vedono le testimonianze di altre vittime. Poi il racconto dell’attrice: «Ho 11 anni, è notte, ne sono certa. Strappi il mio sonno come strappi senza fare rumore la mia camicia da notte. Come se questa sospensione nel tempo, questo silenzio polare ti lasciasse tutto lo spazio. E come se fosse già scritto che nessuno mai parlerà. Ho tanto freddo. Nessun grido esce dalla mia bocca. Le parole non prendono forma, la mia bocca è cucita. Quando fa di nuovo giorno tutto sembra intatto, come se non fosse successo nulla».


Il documentario

La precisazione sul padre è stata fatta da Mikova durante la conferenza stampa di presentazione del documentario e su richiesta dell’attrice, non presente per «motivi familiari». L’attrice oggi 60enne non vuole svelare l’identità dell’aggressore perché «non è questa la missione del film». Nel documentario vengono rivelate e raccontate 4 storie di incesti, fra cui quello di cui fu vittima l’autrice del lavoro. «Se mio padre, mia madre, la mia scuola, i miei amici non vedono niente è perché tutto può ricominciare. E ricomincerai da capo per 4 anni», dice nel doc l’attrice con una voce fuori campo rivolgendosi a chi l’ha aggredita. Secondo Béart è stata sua nonna a «salvarle la pelle». «Prima non volevo parlare, volevo dare spazio agli altri. Di fronte a loro, alla loro sincerità e al loro coraggio mi sono detta che dovevo parlare anche io», ha però spiegato in un videomessaggio proiettato prima del film.


Le altre vittime

Nel racconto del documentario ci sono Nroma, violentata dal nonno durante l’infanzia, Pascale, che ha nascosto fino ai cinquant’anni gli abusi subiti dal padre. E ancora: Sarah, che accusa l’ex compagna di aver abusato della nipote, e Joachim, che accusa i suoi genitori di incesto (ma loro negano). Secondo la Commissione Indipendente sull’incesto e la violenza sessuale contro i bambini ogni anno in Francia 160 mila miori sono vittime di violenza sessuale. Gli adulti che hanno subito violenze durante l’infanzia si stimano in 5,5 milioni. Nella maggior parte all’interno della famiglia.

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