Insultata sui social la negoziante di Civita Castellana dopo la denuncia contro Can Yaman

La lite nel piccolo comune in provincia di Viterbo tra la titolare di un negozio di abbigliamento e l’attore turco

«Poraccia», «paracula», «maleducata», «brutta». Sono solo alcuni degli insulti che fioccano sulla pagina Instagram del negozio d’abbigliamento di Barbara Nelli, commerciante di Civita Castellana – in provincia di Viterbo – che pochi giorni fa ha denunciato di essere stata aggredita dall’attore turco Can Yaman a causa della musica che stava ascoltando nel negozio mentre fuori si svolgevano le riprese della serie «Viola come il mare 2». «Complimenti davvero per il comportamento verso il lavoro altrui», si accaniscono gli utenti nei commenti sotto ai post di Nelli. E ancora: «Dato che più volte le era stato chiesto di abbassare il volume della musica… con gentilezza. Ma lei nulla. Evidentemente ha voluto scatenare tutto sto putiferio».


Gli insulti

«Che vergogna», scrive qualcun altro facendo notare che non comprerebbe «mai dei vestiti che puzzano di fumo», sotto un video in cui la negoziante ha in mano una sigaretta accesa. Altri l’accusano di aver cancellato delle foto in cui era evidente che Nelli non fosse «sequestrata» dal set, che sostiene abbia bloccato l’accesso al negozio, costretto a chiudere senza ricevere compensazioni. «Purtroppo per te signora Barbara noi abbiamo fatto gli screenshot alle foto che ha cancellato (poco intelligentemente). Da dove si evince clamorosamente che non eri assolutamente sequestrata, anzi, clienti dentro e fuori dal negozio con il set come sfondo».


La risposta dell’avvocato

Pare che Nelli abbia già avuto qualche dissapore con una parte dei residenti di Cavita Castellana, almeno a leggere i commenti ai post: «Cara signora non le bastava già la sua fama con i suoi concittadini, doveva farsi conoscere pure in tutto il mondo». «Se ha gonfiato la situazione mi auguro che nessuno vada nel suo negozio», scrive un utente, più pacato. «Questi commenti dispiacciono molto, anche perché alcuni riguardano la sua attività commerciale – dice il legale -, certo la mia cliente non si è inventata nulla. Probabilmente, oltre ai testimoni, ci sono anche delle telecamere puntate sulla piazza che potrebbero essere utili», ha dichiarato l’avvocato di Barbara Nelli, Giuseppe Romano del Foro di Lecce.

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