Aldo Grasso senza pietà su Bianca Berlinguer: «Si può anche non recensire, tanto è sempre il solito circo»

«L’impressione – commenta il critico – è che a Rete4 si trovi bene, che aspiri a diventare la prima della classe senza quella classe che la storia di Rai3 esigeva»

Bianca Berlinguer come l’ex ct della Nazionale Roberto Mancini passato nelle mani, ricche, dei sauditi. Aldo Grasso oggi sul Corriere della Sera paragona così la storica conduttrice di Rai3 oggi passata a Mediaset con il nuovo programma “È sempre Cartabianca“. «Siamo ancora a Non è la Rai – scrive – la recensione potrebbe essere scritta senza guardare il programma, tanto è sempre il solito circo». «Ha ribadito – scrive Grasso senza pietà – che resterà sempre una donna di sinistra (anche se a #cartabianca non lo ha mai dimostrato), che in Rai aveva avvertito le pressioni dei partiti (già, dimenticavo: ha diretto il Tg3 per l’intervento diretto dello Spirito Santo), che è stata affascinata dai segnali di pluralismo di Pier Silvio Berlusconi («segnali di pluralismo» is the new «conto in banca»). L’idea che mi sono fatto, potrò anche sbagliare, è che Bianca Berlinguer abbia vinto alla Lotteria. Il suo talk è sempre stato modesto (gli ascolti di #cartabianca non sono mai stati esaltanti), non c’è mai stata una puntata degna di essere ricordata come esempio luminoso, ha avuto bisogno del teatrino iniziale con lo scrittore di montagna per sciogliere la rigidità di pensiero prima di quella della «postura» (l’osteria di Mauro Corona fa questi miracoli)». «L’impressione – chiude il critico – è che Bianca Berlinguer a Rete4 si trovi bene, che aspiri a diventare la prima della classe senza quella classe che la storia di Rai3 esigeva. Ora, stretta fra Mario Giordano e Francesco Borgonuovo, può finalmente vergognarsi di aver condiviso un giovanile entusiasmo collettivo».


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