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Migranti, Salvini tende la mano a Meloni e rilancia: «Non escludo l’uso della Marina militare, siamo sotto attacco»

14 Settembre 2023 - 21:19 Massimo Ferraro
Il ministro interviene da Caltanissetta dopo le parole del vicesegretario della Lega Crippa che aveva bocciato la "via diplomatica" della premier

«L’Italia metterà in mare e a terra tutti i mezzi necessari, non escludo l’utilizzo della Marina militare. Ci sono tanti modi per bloccare, ridurre un flusso: a mali estremi, estremi rimedi». Dalla festa della Lega a Caltanissetta, la prima in Sicilia, Matteo Salvini prova a chiudere le polemiche provocate dalle parole del vicesegretario della Lega Crippa. Ad Affariitaliani.it infatti il dirigente del Carroccio aveva bocciato la via diplomatica scelta dalla premier Giorgia Meloni per gestire i flussi migratori, con riferimento agli accordi con la Tunisia: «Meloni ci ha provato, giustamente, con la via diplomatica a risolvere il problema. Ma l’Europa non ci sta aiutando e la via diplomatica non ha portato a niente», il pensiero di Crippa. Per questo in serata il vicepremier leghista è dovuto intervenire provando a ricucire con la presidente del Consiglio. E allontanare le voci di malumori nella maggioranza. «Stiamo lavorando come governo tutti insieme, senza nessuna differenziazione e nel rispetto del lavoro gli uni degli altri», ha assicurato Salvini, «per un nuovo decreto sicurezza e visto che l’Europa è clamorosamente assente, lontana, distratta, ignorante e sorda. Dovremo muoverci per conto nostro e difendere le frontiere per conto nostro». Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha poi voluto allontanare le attenzioni da Lega e Fratelli d’Italia, ribadendo le sue accuse su una presunta «regia» dietro l’ondata di sbarchi degli ultimi giorni. «È un attacco non al governo ma all’Italia, solo da noi ci sono questi numeri, non in Spagna, in Francia, a Malta, in Grecia e in nessun’altra parte», ha aggiunto, «quando ero ministro io gli sbarchi erano meno di un decimo di quelli a cui stiamo assistendo. E non per caso. È un fenomeno gestito dalla criminalità organizzata. Non occorre uno scienziato per intuirlo: quando ti arrivano cinque barchini ti possono sfuggire, quando ne arrivano 130 in una notte è evidente che qualcuno li mette in mare. Chi? Ci sono soggetti più titolati di me per dare queste risposte. Abbiamo un’intelligence di eccezione che, conto, darà le risposte». E ha poi attacco direttamente la Germania, le cui istituzioni pagherebbero «le ong per far sbarcare i migranti in Italia».

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