Crisi migranti, Meloni: «Subito misure straordinarie contro gli sbarchi: non possiamo più aspettare» – Il video

La premier ha confermato di aver invitato Ursula von der Leyen a Lampedusa «perché si renda conto personalmente della gravità della situazione»

L’Europa «non può accogliere questa massa enorme di persone», spiega Giorgia Meloni che non esclude l’ipotesi di una «missione europea anche navale» per fermare gli arrivi di migranti, che soprattutto negli ultimi hanno superato ogni record in particolare sull’isola di Lampedusa. In un video diffuso da palazzo Chigi, la premier spiega che la «pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile, figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolarmente nella zona del Shael». Quello in Africa è evidentemente un «quadro difficilissimo – spiega Meloni – tra colpi di stato, calamità naturali, guerra del grano, jihadismo che potrebbe portare diverse decine di milioni di persone a voler lasciare la propria nazione per cercare un futuro migliore in Europa. È evidente però che l’Europa non può accogliere questa massa enorme di persone». A maggior ragione, aggiunge la premier davanti ai cari di flussi migratori «gestiti da trafficanti senza scrupoli che si muovono su rotte illegali. Mi rivolgo a chi vuole entrare illegalmente in Italia: sarete trattenuti e rimpatriati»


«Missione europea navale»

La risposta non può che essere congiunta tra i Paesi Ue, spiega Meloni che immagina una «missione europea anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi». La premier torna a invocate controlli prima delle partenze, con la necessità di «verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo, accogliere in Ue solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali e parallelamente lavorando con investimenti seri allo sviluppo».


Il «cambio di paradigma»

Meloni ricorda i provvedimenti del governo da quando si è insediato lo scorso anno «proponendo l’unica strada che può dare al fenomeno una soluzione duratura». Rispetto al passato, quando «tutto il dibatto in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente – ricorda Meloni – e sulle regole della loro distribuzione nei 27 Paesi europei, noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla redistribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del consiglio Ue».

L’invito a von der Leyen

«L’italia non può più aspettare, perché in attesa di quelle soluzioni definitive la pressione è diventata insostenibile. Annuncio dunque che: ho scritto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per chiederle di venire con me a Lampedusa e per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo. E per accelerare concretamente la realizzazione dell’accordo con la Tunisia, trasferendo le risorse concordate. Ho scritto a Michel (il presidente del Consiglio Ue, ndr) chiedendogli di inserire all’ordine del giorno del consiglio Ue di ottobre la questione migratoria. È mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi»

Misure straordinarie

Nell’immediato, spiega ancora Meloni, il governo «intende adottare misure straordinarie per far fronte al numero di sbarchi sulle nostre coste. Al Cdm di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza dei rimpatri per chi entra illegalmente in Italia. Limite che verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normative europee, cioè 18 mesi. Termine che non riguarda i richiedenti asilo, per i quali il termine massimo è di 12 mesi e non sarà modificato».

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