Incidente Frecce Tricolori, il pilota verrà iscritto nel registro indagati: «Atto dovuto»

Un’azione imposta dalla procedura per poter effettuare ulteriori accertamenti tecnici

Verrà molto probabilmente iscritto al registro degli indagati della procura di Ivrea il pilota del mezzo delle Frecce Tricolori che nel pomeriggio di ieri si è schiantato al suolo a San Francesco al Campo, comune non lontano dall’aeroporto Caselle di Torino. L’esplosione che ne è seguita ha investito una macchina e ucciso una bambina di 5 anni, Laura Origliasso. Il fascicolo aperto è per omicidio colposo e l’iscrizione del pilota Oscar Del Dò viene imposta dalla procedura come un passaggio obbligato per poter effettuare una serie di accertamenti tecnici, senza che ciò comporti l’indicazione attribuzioni di responsabilità. «Il pilota è a Torino in attesa di sbrigare delle pratiche a supporto della magistratura. Ancora non è stato notificato nulla ma di solito sono atti dovuti», ha spiegato il generale di divisione aerea Luigi Del Bene, comandante delle forze di combattimento a Milano, recatosi oggi in Piemonte a causa della tragedia. Il pilota, ha riferito il generale «moralmente molto provato. Lo stato fisico è buono, sebbene vi siano delle implicazioni collegate all’eiezione» dall’abitacolo del velivolo che ha subito.


Il pilota ha cercato di evitare zone abitate

Intanto, «l’aeronautica ha già incontrato il padre e la madre dei bambini. I familiari sono in uno stato emotivamente molto complesso» ha aggiunto Del Bene. Il comandante spiega che l’incidente aereo si è verificato durante la fase di decollo tra le cui motivazione ci potrebbe essere anche il birdstrike, ovvero la collisione tra un uccello e il velivolo durante il volo. «Di certo c’è stata una avaria al motore che ha smesso di funzionare», che ha portato l’aereo a perdere velocità in quota, ha aggiunto Del Bene. «Il pilota – prosegue il generale descrivendo la dinamica – ha riportato via radio il danno al velivolo e il fatto che il motore non spingeva più. Tutto è accaduto nell’ordine di pochi secondi». Un tempo ridottissimo per prendere delle decisioni. «Lui si è concentrato sullo spostare l’aereo lontano da zone abitate».


La dinamica e le indagini

Intanto prosegue il dolore della famiglia per la tragedia. L’aereo, decollato nel pomeriggio di sabato è precipitato sull’auto dove viaggiavano i quattro: madre, padre, figlia piccola e fratello maggiore di 12 anni. Tutti i sopravvissuti sono rimasti feriti. I rilievi, iniziati ieri, sono proseguiti oggi con la raccolta dei reperti avvenuta alla presenza del procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione. Rimango da chiarire le cause. Al momento le ipotesi sono due: quella del guasto meccanico e quella del birdstrike, in cui potrebbe essere stato coinvolto uno stormo di uccelli, alcuni dei quali potrebbero aver inceppato i motori. Più dettagli arriveranno dopo l’analisi della scatola nera dell’aereo, dove sono registrate le conversazioni tra il pilota, il maggiore Oscar Del Do, dimesso ieri sera dall’ospedale San Giovanni Bosco, e gli altri componenti della pattuglia.

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