Pnrr, il Consiglio Ue approva la modifica della quarta rata ma parla di «rischio ritardi». Interviene la Commissione: «L’Italia è nei tempi»

Soddisfazione dal governo italiano. Fitto: «Premiato il lavoro svolto in questi mesi»

Il consiglio Affari generali dell’Unione Europea ha dato il via libera alle modifiche della quarta rata del Pnrr. Una notizia positiva per l’Italia, che riceve però anche un rimprovero da Bruxelles, dato che nel secondo report annuale sull’attuazione del recovery fund si parla esplicitamente di un «crescente rischio di ritardi». Sull’approvazione delle modifiche al Pnrr da parte delle istituzioni europee non si aspettavano grandi sorprese, anche perché il processo di modifica degli obiettivi era stato gestito in dialogo con i tecnici europei, come precisato dallo stesso ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto: «Questo risultato positivo è frutto di un’intensa e proficua collaborazione tra il Governo e la Commissione europea». Ora l’Italia potrà chiedere l’esborso dei 16,5 miliardi di euro previsti da questa tranche, con un ritardo di circa tre mesi sulla tabella di marcia iniziale. L’accordo soddisfa comunque il ministro, che può così rivendicare la bontà dell’azione dell’esecutivo: «Si tratta di un risultato molto importante che premia il lavoro svolto in questi mesi e che accogliamo con grande soddisfazione».


Gli obiettivi aggiornati

Il piano modificato dell’Italia riguarda 10 obiettivi sui 27 previsti dalla quarta tranche. Tutte modifiche ritenute necessarie dal governo per allinearsi al mutato contesto internazionale e rispettare le scadenze previste. Tra i progetti modificati ci sono gli incentivi per l’efficienza energetica nell’ambito del cosiddetto Superbonus, il progetto di sviluppo dell’industria cinematografica che cambia soltanto nome (passando da Istituto Luce Studios a Cinecittà), gli investimenti sulle tecnologie satellitari, i posti negli asili nido e scuole dell’infanzia, le colonnine elettriche e l’acquisto di nuovi treni regionali a zero emissioni. L’ultimo passaggio per l’esborso della quarta rata sarà l’approvazione del Comitato economico e finanziario.


La rassicurazione di Bruxelles: «L’Italia è nei tempi»

Se è vero che le modifiche del governo italiano al Pnrr hanno ricevuto il via libera del Consiglio Ue, resta ancora da fare i conti con quel «crescente rischio di ritardi» paventato oggi da Bruxelles. In giornata, è la Commissione europea a intervenire e smorzare eventuali preoccupazioni. «Per quanto riguarda il riferimento al “rischio di ritardi” contenuto nell’odierna Relazione annuale sul Recovery Resilience Facility, questa frase era già stata inserita nelle raccomandazioni specifiche per Paese di luglio all’Italia e a diversi altri Paesi», ha precisato un portavoce dell’esecutivo di Bruxelles. Il semaforo verde di oggi alle modifiche del piano «mirano effettivamente a evitare il rischio di ritardi» e la collaborazione tra il governo italiano e le istituzioni europee procede «in modo proficuo». Il portavoce dell’esecutivo di Ursula von der Leyen aggiunge che «finora l’Italia ha rispettato il calendario del piano» e annuncia che «la Commissione adotterà presto la decisione finale sull’esborso della terza rata».

Credits foto: ANSA/Alessandro Di Meo | La premier Giorgia Meloni ospite della trasmissione Rai “Porta a porta” (13 settembre 2023)

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