Femminicidio a Lago di Battipaglia, la confessione del marito Marco Aiello: «L’ho uccisa perché mi tradiva»

L’uomo ha ammesso di aver accoltellato alla gola la moglie Maria Rosaria Troisi, 37 anni, con la quale aveva avuto due figli di 8 e 10 anni

Affermazioni incerte e difficili da verificare. Ai carabinieri che raccoglievano la sua confessione, Marco Aiello ha raccontato di aver ucciso la moglie Maria Rosaria Troisi perché lei gli aveva confessato un tradimento. Le sue dichiarazioni andranno verificate, perché ora le indagini devono approfondire ogni aspetto, ma non spostano di una virgola quanto accaduto mercoledì 20 settembre a Lago di Battipaglia, sul litorale Salernitano. Un uomo di 38 anni, Aiello, ha ferito a morte la moglie con una coltellata alla gola. Poi ha chiamato i soccorsi, ma quando è arrivato il personale sanitario per la donna non c’era nulla da fare. Ennesima vittima delle violenze di genere. Il Viminale aveva appena stilato il report settimanale sui femminicidi – dall’1 gennaio al 2023 al 17 settembre – 80 vittime donne, di cui 65 uccise in ambito familiare e affettivo, 41 delle quali per mano del partner o ex partner. E già questa lista è da aggiornare con il nome di Maria Rosaria Troisi. Due elementi, su tutti, attirano l’attenzione degli investigatori. In primo luogo, i carabinieri devono verificare una telefonata che l’uomo avrebbe effettuato – riferisce la Repubblica – prima dell’aggressione alla moglie, nella quale avrebbe esortato i militari a intervenire: «Correte, mia moglie mi vuole accoltellare». In secondo luogo, gli investigatori devono ricostruire quanto accaduto nei minuti precedenti alla lite che è culminata con l’omicidio della 37enne. Sembrerebbe infatti che i due figli di 8 e 10 anni della coppia non fossero in casa in quel momento perché Aiello li aveva accompagnati poco prima dai nonni paterni, che abitano a pochi passi dalla villetta in affitto nella quale i due coniugi si erano da poco trasferiti. Se così fosse, gli inquirenti potrebbero considerare anche l’ipotesi della premeditazione.


La confessione di Aiello

In queste ore si sta ricostruendo la vita familiare dei due coniugi. Al momento non risultano denunce pendenti fatte dalla donna nei confronti del marito, né viceversa. Aiello è stato sentito a lungo in caserma dai carabinieri dopo essere stato fermato. E ai militari del capitano Samuele Bileti avrebbe confessato immediatamente di aver commesso l’omicidio. L’uomo, un idraulico molto conosciuto in zona, avrebbe raccontato – secondo quanto riferisce il Gazzettino – di essersi licenziato lo scorso maggio, aver venduto la casa ed essersi trasferito nella frazione di Lago vicino ai suoi genitori. Lo avrebbe fatto perché sospettava di un tradimento da parte della moglie. La famiglia avrebbe poi trascorso le vacanze tra la Svizzera e Disneyland, e proprio durante quei giorni la 37enne, casalinga e catechista, avrebbe ammesso il tradimento. Questa è la versione di Aiello, dettata in stato confusionale agli investigatori, apparsa incerta e difficile da dimostrare. Senza che possa in nessun modo cambiare quanto successo: un uomo ha ucciso una donna, sua moglie e madre dei suoi due figli.


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