Pnrr, presentata la richiesta di pagamento della quarta rata. Fitto: «Frutto di un lavoro svolto in sintonia con la Commissione europea»

Il ministro per gli Affari europei ha anche annunciato «gli obiettivi che il governo ritiene raggiunti, e che saranno ora oggetto di verifica»

La richiesta di pagamento della quarta rata del Pnrr, relativa al raggiungimento del 28 obiettivi previsti, è stata presentata alla Commissione europea oggi, 22 settembre. Secondo quanto spiegato dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, questa richiesta è «il frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea che il 28 luglio 2023 ha approvato la proposta di modifica di 10 obiettivi e di aggiunta della milestone relativa ai posti letto per gli studenti universitari».


Gli obiettivi

Il 19 settembre scorso, il consiglio Affari generali dell’Unione Europea ha dato il via libera alle modifiche della quarta rata del Pnrr. Un’occasione in cui Bruxelles non ha potuto esimersi dall’esprimere preoccupazione in merito a un «crescente rischio di ritardi» sull’attuazione del Recovery Fund. Fitto, tuttavia, si mostra ottimista: sottolinea come «gli obiettivi che il governo ritiene raggiunti, e che saranno ora oggetto di verifica da parte della Commissione per giungere al pagamento, riguardano importanti riforme quali la giustizia, il codice dei contratti pubblici, la pubblica amministrazione, la riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, la legge per le persone non autosufficienti nonché le semplificazioni per la diffusione dell’idrogeno». E ancora, il ministro specifica quali sono gli obiettivi in tema di investimenti: «Riguardano la sperimentazione dell’idrogeno nel settore stradale e ferroviario, l’aggiudicazione degli appalti per il progetto sport e inclusione sociale, gli asili nido, l’installazione di ricariche elettriche, il rinnovo del parco ferroviario regionale con treni alimentati con combustibili puliti, tecnologia satellitare, Cinecittà, digitalizzazione, imprese femminili, produzione di idrogeno nei siti dismessi e investimenti per combattere la povertà educativa nel mezzogiorno, oltre che gli interventi per l’incremento dei posti letto per studenti universitari». L’importo dovuto è pari a 16,5 miliardi di euro, la cui erogazione «avverrà da parte della Commissione nei prossimi mesi, al termine dell’iter di valutazione previsto, in linea con quanto già fatto con le precedenti richieste di pagamento», ha concluso.


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