La strigliata di Papa Francesco sui migranti: «Non c’è un’invasione, propaganda allarmista». Poi l’incontro con Macron

Le parole del Pontefice a Marsiglia in occasione degli Incontri del Mediterraneo: «La soluzione non è respingere, ma accogliere con equità»

«Il fenomeno migratorio non è tanto un’urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea». Sono queste le parole che Papa Francesco ha detto agli Incontri del Mediterraneo che riuniscono centinaia di giovani di tutte le religioni e 70 vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il riferimento è alle modalità e alle parole come «emergenza» e «invasione» con cui la politica tende a parlare del tema, e «ai vari porti mediterranei che si sono chiusi». Perché, ci ha tenuto a evidenziare il Pontefice, «chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza, cerca vita».


L’incontro con le associazioni e Macron

Dopo essere stato all’Arcivescovado di Marsiglia, il Papa ha svolto un incontro con alcuni rappresentanti di varie organizzazioni impegnate nell’assistenza e nel soccorso ai migranti nel Mediterraneo in cui ha osservato come «il grido soffocato dei fratelli e delle sorelle migranti sta tramutando il mare nostrum in mare mortuum». Nel frattempo, la visita di Papa Francesco a Marsiglia continua. In queste ore sta incontrando privatamente Emmanuel Macron in una sala del Palais du Pharo. Il Pontefice e il presidente francese sono stati catturati da molte foto che li ritraggono tra sorrisi e strette di mano.


Il governo tedesco stanzia 790mila euro per la Sos Humanity

Intanto, sul tema dei migranti è di queste ore la notizia che il governo tedesco ha deciso di stanziare 790mila euro per la ong tedesca SOS Humanity attiva nelle operazioni di soccorso nel Mediterraneo. Ad annunciarlo è il Coordinatore della comunicazione “terra-mare” dell’organizzazione, Lukas Kaldenhoff, che, però si dice insoddisfatto. La cifra è, a suo avviso, «esigua» rispetto alle disponibilità europee ed è «in grado di coprire solo un quarto del bilancio annuale di Sos Humanity».

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