Morte Napolitano, l’addio di Mattarella: «Dolore profondo». Il cordoglio di Meloni, il messaggio del Papa: «Commozione e riconoscenza»

Il presidente emerito è morto a 98 anni: il ricordo del governo e delle forze politiche

«Giorgio Napolitano ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società». È il messaggio di addio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente emerito Napolitano, scomparso a Roma a 98 anni, da tempo ricoverato in una clinica romana. «La sua morte mi addolora profondamente», scrive ancora Mattarella, «e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione». Tantissimi i messaggi dal mondo della politica, che Napolitano ha vissuto a lungo da protagonista, arrivati subito dopo la notizia della sua morte. Da quello dell’ex premier Draghi a Renzi, a quello della premier Giorgia Meloni. «Il Presidente del Consiglio dei ministri esprime cordoglio, a nome del Governo italiano, per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, il senatore Giorgio Napolitano», si legge in una nota di Palazzo Chigi, «alla famiglia un pensiero e le più sentite condoglianze». Addolorato anche Papa Francesco, che in un messaggio alla vedova Clio Bittoni ha dichiarato che la morte di Napolitano «ha suscitato sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni». Bergoglio ha ricordato poi alcuni momenti vissuti insieme: «Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui, durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune». Per il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, se ne va «un autentico servitore dello Stato, un protagonista della scena politica e istituzionale». Anche per il presidente del Senato, Ignazio La Russa, l’Italia perde «uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza». Cordoglio anche dal presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e dalla segretaria del Pd Elly Schlein: «La sua visione e la sua fervida convinzione europeista hanno contribuito a segnare la vocazione all’apertura e alla cooperazione dell’Italia, indicando una via di integrazione che va ancora proseguita. Tutta la comunità democratica si stringe affettuosamente alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di doloroso cordoglio».


Il lutto delle istituzioni

È stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a esprimere il dolore della città e ad annunciare le bandiere a mezz’asta per gli edifici comunali: «A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo grande cordoglio per la morte del Presidente Giorgio Napolitano. Ha sempre difeso i principi fondamentali della Costituzione ed ha rappresentato Napoli ai massimi livelli con uno straordinario senso delle Istituzioni. In segno di lutto, ho subito disposto le bandiere a mezz’asta al Comune». Le bandiere a lutto saranno esposte a Palazzo San Giacomo e al Palazzo di Via Verdi, sedi del Comune di Napoli. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia nel fine settimana, mentre la Figc ha disposto un minuto di silenzio da osservare prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni del weekend, da stasera fino ai posticipi di lunedì.


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