Roma, le bimbe celiache intossicate dalla merenda della scuola: «La maestra le ha obbligate a mangiarla»

Secondo i genitori la dirigente scolastica li ha minacciati

Due bambine sono finite al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I a Roma per intossicazione. Una maestra a scuola ha dato loro da mangiare una merendina che conteneva glutine: le due sono celiache. Secondo Il Messaggero a dare loro la merenda da mangiare è stata una maestra: «Voglio vedervi che ne mangiate almeno un mozzico», avrebbe detto alle piccole. Che hanno anche un lieve ritardo cognitivo. All’ospedale sono state refertate per possibile contaminazione da glutine. E con la prescrizione di seguire la dieta che esclude alimenti con glutine. I genitori all’inizio dell’anno avevano chiesto che le bambine fossero esonerate dal servizio mensa. A marzo scorso avevano già verificato la presenza di glutine. E avevano inviato una diffida all’istituto comprensivo Fontanile Anagnino.


Gli esposti, le diffide, le denunce

Una seconda diffida era partita a maggio e aveva coinvolto anche la Regione Lazio. A luglio avevano presentato anche una denuncia. Che è stata integrata ieri con l’episodio della merendina: gli avvocati Emanuele Fierimonte e Deborah Wahl nell’episodio del 18 settembre scorso segnalano i reati di minacce, violenza privata, maltrattamenti e lesioni dolose. «Abbiamo chiesto il nullaosta per spostare le nostre figlie in un’altra scuola da lunedì prossimo», fanno sapere i genitori. La dirigente scolastica, dicono, li ha invitati con toni minacciosi a regolarizzare la posizione delle figlie riguardo la mensa. «Altrimenti avrebbe provveduto a norma di legge, ci ha detto». Sostenendo che le due bambine sono sotto la sua vigilanza legale.


La maestra

Secondo il racconto dei genitori lunedì 18 settembre la maestra ha tolto loro dalle mani la merenda che avevano portato da casa. «Poi le ha obbligate a mangiare una pizzetta avvolta in una pellicola trasparente», raccontano. «Quando le abbiamo riprese avevano vomito e diarrea, una di loro in lacrime ha detto che la maestra le aveva costrette perché altrimenti poi la direttrice si sarebbe arrabbiata con lei».

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