No! 14 città americane non vogliono vietare carne, latticini ed auto private

Tutto deriva dalla narrazione distorta di un rapporto del network C40 che illustra i vantaggi della riduzione del consumo di carne, latticini e dell’uso di auto private, oltre ad altri elementi.

Un mondo distopico per alcuni, utopico per altri. Certamente ambizioso, per stessa definizione degli autori, ma che qualcuno ha frainteso. C’è chi sostiene che numerose città statunitensi sarebbero pronte a vietare carne, latticini ed auto private. In realtà, però, le cose non stanno così. Si tratta semplicemente di uno studio, pubblicato dal C40, un network che comprende 96 città del mondo. Ma una cosa è certa: le città Usa non vogliono vietare carne, latticini ed auto private.

Per chi ha fretta:

  • Secondo numerosi post su Facebook, 14 città degli USA, su ordine del network di città C40, sarebbero intenzionate a vietare carne, latticini e veicoli privati entro il 2030.
  • In realtà le città USA non vogliono vietare carne, latticini e auto private entro il 2030.
  • Tutto deriva dalla narrazione distorta di un rapporto del network C40 che illustra i vantaggi della riduzione del consumo di carne, latticini e dell’uso di auto private, oltre ad altri elementi.
  • Il video dei post sostiene che ci sia una relazione con il WEF, ma in realtà non esiste.

Analisi

«Il Global Climate Group mira a vietare carne, latticini e veicoli privati in 14 città degli Stati Uniti entro il 2030. Questo rapporto illuminante di The Federalist rivela il loro ambizioso piano per eliminare la proprietà di carne, latticini e veicoli privati in 14 grandi città degli Stati Uniti entro il 2030, tra soli sette anni».

Questo è quanto si legge nella descrizione dei post su Facebook che condividono un video, nel quale si ribadiscono gli stessi concetti: 14 città statunitensi starebbero cercando di raggiungere degli obiettivi del World Economic Forum che prevederebbero l’eliminazione delle auto private e l’azzeramento del consumo di carne e prodotti caseari. Il tutto – circolato inizialmente su Telegram – sarebbe raccolto in rapporto di The Federalist.

Cosa dice il rapporto

In realtà, non esiste alcun rapporto di The Federalist, bensì un articolo, che tratta di un rapporto stilato da C40, un network di 96 città del mondo rappresentanti il 20% dell’economia globale. In Italia ne fanno parte Roma e Milano, mentre negli Usa aderiscono 14 tra le più famose città del Paese: Austin, Boston, Chicago, Houston, Los Angeles, Miami, New Orleans, New York, Philadelphia, Phoenix, Portland, San Francisco, Washington, D.C., e Seattle. Sebbene la bufala si basi su un fondo di verità, non esiste alcun «piano» per eliminare carne, latticini e auto private entro il 2030, e il network C40 non ha nulla a che vedere con il WEF.

Quali sono gli obiettivi

Il report a cui si fa riferimento può essere scaricato qui e risale al 2019. Effettivamente nel rapporto viene usata la parola target, traducibile come «obiettivo» in italiano. Lo si può osservare nella tabella qui sotto, nella quale si illustrano il progressive target per il 2030 e l’ambitious target per lo stesso anno. Qual è la differenza tra le due definizioni? È lo stesso rapporto a fornirla.

Ambizioni e obiettivi

Il primo è «un’ambizione» determinata «attraverso ricerca sulle tecnologie attualmente disponibili e prove di fattibilità sui cambiamenti progressivi nelle scelte dei consumatori (ad esempio prove storiche del consumo, cambiamento di abitudini, o allineamento con altre priorità dei consumatori, come la salute)». Il secondo, invece, è «basato su una visione futura di una produzione efficiente sotto il profilo delle risorse e su ampi cambiamenti nelle scelte di consumo. Questo livello è stato generalmente pensato grazie al giudizio di esperti piuttosto che alla ricerca esistente».

Punti di riferimento

Risulta chiaro, quindi, che gli obiettivi descritti sono sostanzialmente delle ambizioni, soprattutto nel caso vengano identificati come ambitious target. Soprattutto, in nessun caso questi vengono imposti alle città aderenti al network. «Questo rapporto non sostiene l’adozione totale di questi obiettivi più ambiziosi nelle città C40; piuttosto, sono inclusi per fornire una serie di punti di riferimento su cui le città, e altri attori, possono riflettere quando considerano diverse alternative di riduzione delle emissioni e visioni urbane a lungo termine», spiega lo stesso documento, che – si ricorda – è un rapporto, e non un trattato. Infine, il WEF non ha nulla a che vedere con C40, come spiegato da Yann Zopf, portavoce del WEF, a USA Today.

Conclusioni

Secondo numerosi post su Facebook, 14 città degli USA, su ordine del network di città C40, sarebbero intenzionate a vietare carne, latticini e veicoli privati entro il 2030. In realtà le città USA non vogliono vietare carne, latticini e auto private entro il 2030. Tutto deriva dalla narrazione distorta di un rapporto del network C40 che illustra i vantaggi della riduzione del consumo di carne, latticini e dell’uso di auto private, oltre ad altri elementi. Il video dei post sostiene che ci sia una relazione con il WEF, ma in realtà non esiste.

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