Iolanda Apostolico: chi è la giudice che ha disapplicato il decreto sull’immigrazione del governo Meloni

La magistrata è originaria di Cassino. Sul suo profilo Facebook petizioni pro-migranti

Si chiama Iolanda Apostolico, ha 59 anni ed è la giudice del tribunale di Catania che ha disapplicato il decreto del governo Meloni che prevede il trattenimento dei richiedenti asilo nei Cpr. Lo ha fatto in base agli articoli 3 e 10 della Costituzione. La toga ha accolto il ricorso di una persona migrante di origini tunisine sbarcata il 20 settembre a Lampedusa e portata nel nuovo centro di Pozzallo, aperto solo pochi giorni fa nel Ragusano. A seguire sono stati dichiarati illegittimi i trattenimenti di altre tre persone che si trovavano nella stessa condizione giuridica. La giudice ha naturalmente disapplicato anche la garanzia finanziaria da 4.938 euro ai richiedenti asilo per evitare la detenzione nei Centri di Permanenza e di Rimpatrio. Ma chi è Iolanda Apostolico?


La magistrata

La magistrata è originaria di Cassino in provincia di Frosinone. Non è iscritta a correnti. È arrivata a Catania più di venti anni fa. Prima si è occupata di penale, poi il passaggio al civile nella sezione immigrazione. Non ha mai espresso posizioni politiche riguardo il suo lavoro. Il Giornale però ha scandagliato anche il suo profilo facebook. Che è stato chiuso poche ore dopo la decisione di Pozzallo. Ma il quotidiano ha conservato alcuni suoi status. Il primo post che compare nella bacheca di Apostolico è una petizione, condivisa nel luglio 2018, che chiedeva una «mozione di sfiducia» nei confronti di Matteo Salvini, che a quei tempi era da poco stato nominato ministro degli Interni. Nessun commento da parte sua ma solo una pubblicazione sulla bacheca.


Gli status su Facebook e il marito

Lo stesso ha poi fatto nel giugno dello stesso anno con un articolo dal titolo «Open Arms e Sea Watch: la richiesta di archiviazione della procura di Palermo». Nell’elenco delle pagine seguite su Facebook Apostolico ha «Free Open Arms», ma anche quella dedicata a «Open Arms», Ong che ha portato il leader della Lega a processo. La giudice è sposata con Massimo Mingrini, funzionario giudiziario dipinto come un simpatizzante di Magistratura Democratica. Nel maggio 2011 Apostolico ha realizzato un reportage fotografico sull’attracco del traghetto Flaminia a Catania con 1300 migranti in arrivo da Lampedusa. Il titolo della gallery è “Moderna Deportazione”.

Le petizioni e le pagine seguite

Nel 2016 Apostolico condivide un’altra petizione dal titolo: «L’Europa apra le porte ai migranti e usi i finanziamenti per garantire viaggi aerei sicuri». È un richiamo a un appello della Rete femminista «No muri, no recinti». E ancora. Tra le pagine seguite ci sono anche quelle di «Potere al popolo», (sezione di Catania), movimento fondato dal centro sociale «Je so’ pazzo» di Napoli. Poi la pagina di «Democrazia e Autonomia», il partito fondato da Luigi De Magistris, e quella di «Possibile», partito schierato a sinistra e ispirato da Pippo Civati.

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