Murcia, le discoteche andate a fuoco non dovevano essere aperte: l’ordine di chiusura nel gennaio 2022

Il provvedimento era stato emesso a causa di alcune irregolarità, ma i locali non hanno mai chiuso dopo aver fatto ricorso

La discoteche Teatre e Fonda Milagros di Murcia, dove ieri è divampato un incendio che ha tolto la vita a 13 persone, non erano autorizzate ad aprire. L’ordine di chiusura per le discoteche era arrivato il 10 gennaio 2022, ha fatto sapere Antonio Navarro, consigliere murciano di Panificazione Urbanistica. Il provvedimento era stato emesso a causa di una serie di irregolarità. I locali, però, fecero ricorso e non chiusero mai, rimanendo di fatto aperti illegalmente fino al giorno dell’incendio. Intanto, proseguono le ricerche. Al momento, una persona rimane dispersa, mentre altre quattro – che questa mattina a oltre 24 ore dal momento in cui sono divampate le fiamme, non si sapeva dove fossero – sono state trovate nelle scorse ore. Continua anche il processo di identificazione dei 13 morti, dei quali solo 5 hanno un’identità nota. Il rogo, inoltre, ha provocato il ferimento di 24 persone.


Il ricorso, l’ispezione, il guasto elettrico

La compagnia Teatre è responsabile della gestione dell’omonimo locale e del Fonda – le due attività coinvolte nell’incendio assieme al Golden – e nega di aver operato senza licenza, come reso noto all’emittente televisiva locale murciana La7 TV. Il divieto di apertura era stato emesso a gennaio 2022, dopo la decisione della società Teatre di divide in due il locale dando vita al La Fonda. Operazione edile che non era stata autorizzata. La società presentò ricorso, ma il riesame a marzo confermò che non sussistevano i requisiti per aprire, ribaditi nell’ordine esecutivo di ottobre 2022 in seguito a un’ispezione. Nel frattempo, si fa sempre più concreta l’ipotesi secondo cui un guasto elettrico che avrebbe causato l’incendio.


Leggi anche: