Marc Marquez dice addio alla Honda e va nel team Ducati. «Separati ma sempre uniti»

Il divorzio consensuale è stato ufficializzato dall’azienda di Tokyo con una nota

Ora è ufficiale: arriva il divorzio tra Honda e Marc Marquez. Lo ha comunicato la casa di Tokyo con una nota ufficiale. Il contratto quadriennale sarebbe scaduto tra una stagione e dunque si tratta di una risoluzione anticipata. Si chiude così un capitolo del Motomondiale, dopo 11 anni Marquez, con la Honda, ha conquistato sei titoli della MotoGP, 59 GP, 101 podi e 64 pole position.


La nota di Honda

«Honda Racing Corporation e Marc Marquez hanno deciso di comune accordo di rescindere anticipatamente il loro contratto quadriennale alla fine della stagione 2023 del campionato MotoGp – si afferma in una nota -. Entrambe le parti hanno convenuto che fosse nel loro migliore interesse perseguire altre strade in futuro per raggiungere al meglio i rispettivi obiettivi e traguardi e continueranno a dare il loro pieno sostegno per i restanti appuntamenti della stagione». Hrc ricorda che il pilota spagnolo e il team hanno vinto insieme sei campionati del mondo della classe regina, cinque Triple Crown, 59 vittorie, 101 podi e 64 pole position. Marquez ha ottenuto la sua vittoria d’esordio in MotoGp con la Honda RC213V al Gp delle Americhe ad Austin, nel 2013, diventando il più giovane vincitore della classe regina e quindi a fine stagione il più giovane campione del mondo. Nel 2014 ha difeso il suo titolo e ha vinto le prime dieci gare consecutive dell’anno, conquistando titoli anche nel 2016, 2017, 2018 e 2019. Il campione spagnolo è in procinto di accasarsi per la prossima stagione con la Ducati, nel Gresini Racing Team.


Il saluto di Marquez

Grazie per questo grande viaggio. Undici anni insieme. Abbiamo condiviso momenti indimenticabili: 6 Mondiali, 5 Triple Corone, 59 vittorie, 101 podi e 64 pole. Sorrisi, pianti, gioie, momenti duri ma soprattutto una relazione unica e irripetibile. Separati ma per sempre uniti, scrive il campione spagnolo sui social.

(in copertina foto ANSA/EPA/KIMIMASA MAYAMA)

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