Zaniolo e Tonali via da Coverciano, arriva la polizia al raduno della Nazionale: «Consegnati atti dell’indagine sulle scommesse»

La Figc ha permesso ai due calciatori di tornare a casa, dopo essere stati sentiti dalle forze dell’ordine. Poco prima Fabrizio Corona, sentito in questura, aveva accusato i due azzurri di aver scommesso anche sulla propria squadra

Lasciano il ritiro di Coverciano Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, tirati in ballo da Fabrizio Corona a proposito dello scandalo sulle scommesse da parte di giocatori della Serie A. L’inchiesta di Torino rischia di allargarsi dopo l’autodenuncia della Juventino Nicolò Fagioli e le ultime rivelazioni di Fabrizio Corona. Dopo che il paparazzo è stato sentito in questura a Milano come persona informata sui fatti, ha anche svelato i nomi di due giocatori che secondo lui avrebbero scommesso anche su partite del proprio campionato e della propria squadra. Nel mirino ci sono proprio i due azzurri Zaniolo e Tonali, che secondo fonti calcistiche citate da Ansa sono stati raggiunti dalle forze dell’ordine durante il ritiro della Nazionale a Coverciano. I due giocatori avrebbero avuto un colloquio con gli agenti nella sede del ritiro. In vista della sfida contro Malta di sabato 14 ottobre a Bari, i due giocatori sono regolarmente scesi in campo per l’allenamento con il resto della squadra. Poco prima dell’allenamento, il ct Luciano Spalletti ha raccolto tutto il gruppo azzurro nella palestra per un breve confronto, escludendo però il resto dello staff, richiamato solo in un secondo momento. Secondo la Figc, i due giocatori sono stati spinti a lasciare il ritiro azzurro perché «non sono nella condizione di affrontare gli impegni dei prossimi giorni». Dalla Federcalcio è stato poi chiarito che «nel tardo pomeriggio di oggi, la procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso di consentire il loro rientro presso i propri club, anche a tutela degli stessi».


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